Pride2015, l’insostenibile leggerezza dell’essere 100.000

ImageDiverse decine di migliaia di persone, c’è chi dice 100mila hanno attraversato il centro di Milano.
Etero gay lesbiche bisex e intersessuali uniti per chiedere parità di diritti.
Da segnalare la presenza in testa al corteo del sindaco Giuliano Pisapia, irrilevanti le poche unità di militanti Pd, Cinque Stelle e sindacati.

Assenti ancora una volta movimenti e di conseguenza contenuti che vadano al di là del sacrosanto diritto alle unioni civili, di certo la richiesta di patrocinio da parte di arcigay ad Expo2015, non ha aiutato una presenza più militante.
Stona non poco la massiccia presenza di sponsor che poco hanno a che vedere con le battaglie per una vita libera dal nuovo schiavismo della precarietà e il rifiuto di ogni fascismo e razzismo.
Un esempio su tutti, dopo anni di battaglia in difesa dell’acqua pubblica c’è da chiedere agli organizzatori se era proprio indispensabile il carro di una nota azienda di acque minerali.

La strada è ancora lunga per tutti, la nostra è quella che abbiamo percorso il 20 Giugno per una città frocia, lesbo, queer contro ogni tipo di sfruttamento http://noexpopride.noblogs.org
Perché la richiesta di diritti per tutt* passa anche attraverso il rifiuto della mercificazione e dello sfruttamento, e in questo pride coloratissimo e molto partecipato di queste parole d’ordine non ne abbiamo sentite.

Chiudiamo segnalando il solito contro presidio medievalista di una decina di neofascisti di Forza Nuova, andrebbero aiutati, magari arretrando il calendario della storia al 1015.
Patetici.

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