[DallaRete] Corelli: solo nuovo uso o anche nuovi obiettivi? La richiesta di standard minimi di accoglienza

 

10343667_353366111479685_7468063899228858515_nSembra che per ora, a Milano non aprirà un nuovo vergognoso Centro Di Identificazione ed Espulsione (CIE), ma un centro volto all’accoglienza dei cittadini stranieri che arrivano in città.
“Il fatto che a Milano non aprirà un CIE è una buona notizia, ma chiediamo chiarimenti su quali saranno le modalità di gestione e gli obiettivi del nuovo Centro” afferma Luca Cusani, Presidente del Naga.

“Gli ‘ospiti’ saranno liberi di entrare e uscire quando vogliono? Perché una simile struttura è stata affidata ad una società che gestisce carceri? Sebbene si tratti della società che ha vinto l’appalto per il CIE, non sarebbe stato più appropriato affidarsi a chi ha esperienza, appunto, di accoglienza? Con quali criteri saranno ‘selezionati’ gli ospiti? Chi potrà avere accesso all’assistenza o chi resterà fuori? Gli ‘ospiti’ potranno ricevere liberamente visite? Giornalisti e avvocati potranno avere libero accesso? Queste sono alcune delle domande che ci poniamo e che poniamo al Comune. Ci auguriamo che il cambio d’uso della struttura coincida con un reale cambio di obiettivi” prosegue il Presidente del Naga.

“Pur riconoscendone gli aspetti positivi come Naga chiediamo il rispetto di standard minimi di accoglienza e constatiamo amaramente che siamo di fronte ad un’ennesima soluzione emergenziale e non strutturale.” Conclude Cusani.
Il Naga monitorerà la gestione del nuovo centro e denuncerà eventuali violazioni dei diritti fondamentali.

Info: naga@naga.it / 349 160 33 05

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