[DallaRete] Gas e cariche a Milano su un corteo autorizzato

1908455_10202967982549243_2889449448989097463_nGas & Cariche… Democratiche

A Milano non capitava da almeno 20 anni. Un corteo pacifico e festoso composto al 90% da minorenni intenti a ballare schernendo il Jobs Act di Renzi e il suo invito a “lavorare gratis per Expo”, è stato gassato prima e caricato in seguito per ben due volte alle ore 13 in piazza Santo Stefano, chiusa da 5 blindati di Polizia e Guardia di Finanza allo sbocco di via Larga. Tutto intorno centinaia di uomini delle Forze dell’Ordine, alcuni dei quali appostati in alcuni appartamenti della piazza. Dall’alto infatti, son partiti i gas lacrimogeni lanciati intorno alle 13 quando il corteo, autorizzato dalla Questura, si avvicinava al suo epilogo, in piazza Fontana, percorrendo dalla circonvallazione interna la via Laghetto.

Un attacco a freddo come ha denunciato l’ex consigliere regionale Luciano Muhlbauer in un concitato battibecco con gli uomini della Digos subito dopo le cariche. ‘Ma chi ha dato l’ordine di attaccare il corteo autorizzato? Qui siamo a Milano, non era mai successo’. I funzionari di P.S. si giustificavano paventando possibile presenza di ‘anarchici’ in piazza Fontana, non confermata da nessuno dei manifestanti presenti nella piazza in quei minuti.
‘Eravamo alla manifestazione della Fiom’, ci racconta Daniela, una precaria del Comune di Milano, ‘Ma in piazza Fontana c’erano solo poliziotti, nessun manifestante’. In un clima surreale per una città medaglia d’oro della Resistenza, con migliaia di poliziotti, carabinieri e finanzieri in tenuta antisommossa, i minuti di tensione sono continuati senza scontri, anche se i volti spaventati degli studenti, non pochi quelli in lacrime per gli effetti dei lacrimogeni, ricorderanno per sempre questa infausta giornata. Il fuggi fuggi nei budelli chiusi delle vie prospicenti a via Festa del Perdono avrebbero potuto avere altre conseguenze. Una pagina nera nella storia della città macchiata da una gestione dell’ordine pubblico che non ha garantito diritti costituzionalmente riconosciuti come quello di manifestare pacificamente.

C’è nervosismo pericoloso dalle parti di via Fatebenefratelli, proprio quando servirebbe calma e pazienza. E’ evidente che qualcosa sta sfuggendo al controllo del Ministro degli Interni, proprio a pochi mesi del già screditato Expo 2015. Dopo le cariche ai lavoratori di Terni e le promesse del Ministro Alfano in Parlamento, una nuova scivolata, pessimo preludio ai mesi che ancora mancano all’Esposizione Universale che doveva Nutrire il Pianeta. Ricchi di appuntamenti e di cortei, non solo contro il Jobs Act e Renzi, in un crescendo che rischia di accendere un clima poco sereno. Le ‘cariche democratiche’ come le ha definite qualche manifestante canzonando il Governo, sono un fatto nuovo almeno per Milano. Fuoco sulle polveri dei casi sgomberi/case popolari, expo/vie d’acqua, pronti ad infiammarsi già nelle prossime settimane.

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