[DallaRete] Welcome to Ferguson, Missouri, America

 

ferguson-missouri-9Ci troviamo difronte ad uno stato di eccezione -l’omicidio, gli scontri, l’arresto dei giornalisti- tale da far intervenire il presidente Obama?

Ma è davvero un’ eccezione Ferguson?

La città è appena a Nord di una delle aree metropolitane più “segregate” degli Stati Uniti, St. Louis.

“L’intera area, in questa città è una polveriera razziale,” dice un uomo che protesta a Ferguson, Missouri, dopo che il colpo di pistola di un ufficiale di polizia ha ucciso l’adolescente Michael Brown.

Questa è una delle spiegazioni del perché il sobborgo di St. Louis dopo essersi riempito di manifestanti, ha visto, nelle notti scorse, duri scontri culminati con una pioggia di proiettili di gomma e di gas lacrimogeni. Da giorni la città è pattugliata da mezzi blindati ed i giornalisti, quando non vengono arrestati mentre svolgono il loro lavoro, hanno portato alla luce una storia di segregazione razziale, di disuguaglianze economiche e legislative e di abusi di polizia da far scrivere al The New York Times “ tutto questo è il prodotto della tensione ormai evidente per le strade. “

Le disparità razziali che definiscono Ferguson sono davvero scioccanti. Più di due terzi dei residenti della città sono neri, ma quasi tutti i funzionari dell’amministrazione pubblica e gli agenti di polizia sono bianchi; così come il sindaco e il capo della polizia, cinque dei sei membri del consiglio della città, tutti tranne uno dei membri del consiglio scolastico.

Spesso questi poliziotti indagano e arrestano persone che non sono come loro. Nel 2013, il 92% delle indagini e l’86% degli arresti a Ferguson hanno coinvolto afro-americani. I numeri non corrispondono affatto ai livelli di criminalità: tra i bianchi uno su tre è stato scoperto in possesso di armi illegali e/o droghe, mentre solo uno su cinque tra gli afro-americani ha commesso un reato da arresto.

Allora ma è davvero un’ eccezione Ferguson?

La maggior parte delle città in America sono ancora altamente “segregate” quando si tratta del rapporto tra popolazione bianca e nera. Anche la maggior parte dei residenti neri di Ferguson vive al di sotto della soglia di povertà; questo è un dato (il 28%) coerente con la percentuale di neri americani che vivono in povertà in tutto il paese.

Il punto è che si tratta di una storia particolare e le statistiche di Ferguson contano sino ad un certo punto, poi sono lo shock per una morte violenta e inutile, l’indignazione e gli scontri che ne susseguono ad essere amplificate in modo esponenziale.

Si può sopportare la miseria, la povertà, la segregazione e gli abusi quotidiani quando non sono raccontati oppure quando avvengono da un’altra parte.

L’applicazione disuguale della forza della legge, alla base dell’idea di segregazione, è anche ben documentato in tutto il paese. Per cinque bianchi che usano droghe illegali – come i neri o altri-  i bianchi vengono arrestati e detenuti con un tasso minore di dieci volte rispetto a quello dei neri. E la disparità è evidente anche in altri modi come per gli agenti di polizia; per esempio, solo il 10% delle reclute del Dipartimento di Polizia di New York nel 2013 erano neri.

Il candore della leadership politica di Ferguson è un tratto nazionale.

Dall’abbandono della segregazione solo quattro Stati hanno eletto i senatori neri: Illinois, Massachusetts, South Carolina e New Jersey. Gli elettori degli altri venticinque Stati ancora non hanno mai eletto un rappresentante nero.

Sappiamo anche che l’uccisione di una giovane persona di colore e disarmata non è il caso isolato di Ferguson. Non lo era a Sanford o Jacksonville; né a Staten Island; Beavercreek, Ohio; Dearborn Heights, Michigan; Pasadena, in California; o una qualsiasi delle altre città dove è avvenuto un omicidio a sfondo razziale

Siamo davanti ad una crisi di sistema.

Ma Ferguson non ne è il cuore pulsante, ma è semplicemente l’ultimo capillare scoppiato in ordine di tempo; e che in tanti si sorprendano e si indignino per le proteste e la rabbia nelle strade di Ferguson, piuttosto che della risposta delle forze di polizia, con la militarizzazione di un territorio sovrano, è la migliore spiegazione di quello che sta avvenendo.

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