Piazza Fontana 2014!

1312 cittadinaPER RICORDARE LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA DEL 12 DICEMBRE 1969,
L’INNOCENZA DI PIETRO VALPREDA E L’ASSASSINIO DI GIUSEPPE PINELLI

AFFERMARE LA MATRICE FASCISTA E DI STATO DELLA STRAGE PER COMBATTERE NEL PRESENTE GLI EREDI DEGLI ASSASSINI DI IERI, PER UNA CITTÀ METICCIA E
SOLIDALE, ANTIFASCISTA E ANTIRAZZISTA

Il 12 dicembre 1969 una bomba collocata dai fascisti di Ordine Nuovo, con la fattiva collaborazione di apparati statali, esplose alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana uccidendo 17 persone.
Tre giorni dopo l’anarchico Giuseppe Pinelli, ingiustamente accusato, venne fatto precipitare dal quarto piano della questura.
Da lì partì una trama politica – gestita dal Ministero degli Interni – per attribuire all’estrema sinistra la responsabilità dell’attentato: Pietro Valpreda passò anni in carcere prima di essere riconosciuto innocente. L’obiettivo era di gettare il paese nel terrore e favorire una svolta autoritaria per bloccare il forte movimento di rivendicazioni sindacali, sociali e politiche che scuotevano profondamente la società.
L’Italia era al centro di trame gestite in prima persona dagli Stati Uniti e dai loro servizi segreti, che utilizzavano come basi d’appoggio i regimi fascisti di Spagna, Portogallo e Grecia.
Una serie di inchieste giudiziarie e giornalistiche sono però riuscite, nel corso degli anni, a disvelare la verità: la strage di Piazza Fontana era parte di una strategia di lungo periodo per strangolare la democrazia utilizzando la manovalanza neofascista.
Un disegno fallito per la mobilitazione di milioni di cittadini e delle forze democratiche, che ha visto pagare per i crimini commessi solo qualche figura fascista di secondo piano.

Dopo 45 anni poco si ricorda di quegli anni, soprattutto tra i giovani. La storia di quelle vicende viene infatti sistematicamente offuscata da un’opera di disinformazione il cui scopo è quello di mettere vittime e carnefici sullo stesso piano per non individuare le vere responsabilità.

Nel presente assistiamo a una vera e propria offensiva dei gruppi apertamente fascisti e nazisti, da sempre dediti alla sopraffazione, al razzismo e all’omofobia, che cercano di conquistarsi nuovi spazi in alleanza con la Lega Nord. La manifestazione del 18 ottobre scorso, che ha visto sfilare nel centro cittadino fino a piazza Duomo spalla a spalla, camicie verdi e camicie nere, aveva l’interesse di soffiare sulle politiche neoliberali e di austerity del governo che sono la causa di questa guerra tra poveri e nell’individuare nello straniero un facile nemico.
Questo, in una città che con l’apertura il prossimo anno dell’EXPO, nel 70° anniversario della Liberazione, avrebbe l’ambizione di rappresentare la vetrina del Paese, invece al momento ha solo prodotto debito, corruzione, cemento e precarietà, oltre a una politica confusa nei confronti del diritto all’abitare e degli spazi sociali, sgomberati o rasi al suolo.
Il tutto grazie anche al ruolo della giunta Pisapia, sempre più incapace di gestire il territorio e di garantire i diritti degli strati sociali più disagiati, mentre aumentano le iniziative neofasciste in città.

Difendere la verità sulla strage di Piazza Fontana e gridare in piazza che i fascisti sono gli esecutori e lo Stato è complice, significa difendere e rinnovare la memoria per combattere nel presente gli eredi degli assassini di ieri, per una città meticcia, aperta agli spazi sociali, antifascista e antirazzista.

In questo leggiamo la necessità di convergere, ognuno con le sue specificità, in uno spazio comune di opposizione, che possa essere un momento di creazione d’alternativa, che trova nella memoria collettiva il motore del cambiamento.
In questo ultimo anno, abbiamo dato vita a un virtuoso meccanismo di costruzione attraverso assemblee largamente partecipate che hanno portato migliaia di persone in piazza sia il 29 aprile contro la parata nazifascista dell’estrema destra sia lo scorso 18 ottobre per il corteo stop lega nord.

In continuità con questo percorso, che va riprodotto e ampliato, riprendiamoci la piazza che sta nel cuore di questa metropoli, con un corteo che attraverserà la città e Piazza del Duomo, perché questa non sia più concessa a razzisti e fascisti.

CHE LA MEMORIA E LA RESISTENZA SIANO UN ESERCIZIO ATTUALE E QUOTIDIANO

PONTE DELLA GHISOLFA – MEMORIA ANTIFASCISTA – PARTIGIANI IN OGNI QUARTIERE – ZAM – OSSERVATORIO DEMOCRATICO SULLE NUOVE DESTRE – ROSA PIRO madre di DAVIDE DAX CESARE – GENNARO GATTO OSSERVATORIO SULLE NUOVE DESTRE VARESE – ZAM – CASC LAMBRATE – COLLETTIVO LAMBRETTA – COLLETTIVO BICOCCA – ANPI CRESCENZAGO – ANPI N.BUJANOV – FEDERAZIONE MILANESE PdCI – ADESSO BASTA – ITALIA CUBA – COLLETTIVO CONTROVENTO – ZONA TRE PER LA COSTITUZIONE – CANTIERE – SPAZIO DI MUTUO SOCCORSO – COMITATO ABITANTI SAN SIRO – CUT, COLLETTIVO UNIVERSITARIO THE TAKE- SINISTRA ANTI CAPITALISTA – PRC MONZA – GIOVANI COMUNISTI LOMBARDIA – BRUGHERIO CITTA’ APERTA – CLAUDIA PINELLI FIGLIA DI PINO PINELLI – ARCI AREA CARUGATE – ARCI SCUOTIVENTO MONZA – PRC BRUGHERIO – SOY MENDEL – ANTIFASCISTI V.C.O ( VERBANO, CUSIO,OSSOLA) SILVIA PINELLI FIGLIA DI PINO – ANPI ASSAGO – LEONCAVALLO SPAZIO PUBBLICO AUTOGESTITO –
RETE DELLA CONOSCENZA MILANO – UNIONE DEGLI STUDENTI MILANO – LINK SINDACATO UNIVERSITARIO MILANESE – COLLETTIVO LETTERE SCARLATTE

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