15 Ottobre 2011 – La Cassazione conferma le condanne

SCONTRI-ROMA0001_50La Corte di Cassazione ha confermato le condanne in Appello contro Davide Rosci, Cristian Quatraccioni e Mauro Gentile per gli scontri del 15 Ottobre 2011.

La Supre
ma Corte ha invece annullato la condanna contro Marco Moscardelli. Il suo caso, quindi, verrà ridiscusso in Appello.

L’unico imputato a cui non sono state riconosciute le attenuanti generiche è stato Davide Rosci.

La pena comminata a quest’ultimo, infatti, è di 6 anni mentre quella degli altri due imputati oscilla tra i 4 anni e 8 mesi e i 5 anni. Tutte le condanne sono arrivate col rito abbreviato.

In ragione dell’immediata esecutività della sentenza, nella giornata di sabato Davide è stato ricondotto nel carcere di Teramo dal quale era uscito da pochissimo.

Il processo riguardava i fatti di Piazza San Giovanni durante i quali, si ricorda, la Polizia ha caricato e spezzato il corteo ed alcune migliaia di persone si sono opposte alle cariche e ai caroselli dei blindati delle Forze dell’Ordine. I Carabinieri, in quell’occasione, hanno perso un mezzo che è stato dato alle fiamme.

Il reato per il quale gli attivisti antifascisti di Teramo erano imputati è l’ormai “famigerato” reato di “devastazione e saccheggio”, un reato sinistro, pensato per i tempi di guerra, ma che da una 15ina d’anni viene ormai utilizzato per contrastare la conflittualità di piazza (e negli stadi).

L’articolo 419 del Codice Penale prevede pene altissime (tra gli 8 e i 15 anni di reclusione) e ha già visto andare a sentenza alcuni processi come quello per i fatti del G8 di Genova (in carcere di sono ancora Marina e Francesco) e per i fatti dell’11 Marzo 2006 a Milano.

Sarà il Tribunale di Sorveglianza a decidere se Davide potrà scontare la pena residua (il resto è già stato scontato) in carcere, ai domiciliari o ai servizi sociali.

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