Semi di resistenza – Manifesto per la Terra

10603783_10203802199268173_4458181543596958858_nSEMI DI RESISTENZA | 21 e 22 Marzo 2015, Milano

Prima, durante e oltre Expo 2015

Manifesto per la Terra

Per un’agricoltura contadina libera da OGM e da monopoli.

Per una distribuzione dei prodotti della terra e del cibo diffusa e autogestita

VI INVITIAMO A PARTECIPARE AL PRIMO INCONTRO PUBBLICO PER LA COSTRUZIONE DELL’EVENTO DOMENICA 28 SETTEMBRE ALLE ORE 15 AL LEONCAVALLO S.P.A. VIA WATTEAU 7, MILANO.

Ai contadini e alle contadine.

Vi invitiamo il 21 e 22 marzo a partecipare con i vostri semi, le vostre narrazioni e le competenze a quelle che ci auguriamo diventino due grandi giornate di partecipazione e scambio con presenze nazionali e internazionali. Due giornate aperte al libero scambio di semi e di sapere, al confronto e all’approfondimento nella speranza che si possano sviluppare nuove progettualità, connessioni e relazioni per dar maggior forza a quello che già facciamo.

Questa Terra è una, unica, coltiviamola bene.

Per quanti, contadini, vignaioli, allevatori, orticoltori di campagna e di città, per quanti abbiano a cuore anche un vaso sul balcone, per quanti sentono il marrone sotto le unghie e vorrebbero, nelle situazioni più disparate, avvicinarsi alla Terra, sentirne il suo profumo, rivivere con il ciclo delle stagioni e del migrare degli uccelli.

Per quanti della Terra vivono e ritengono che il cibo non sia una merce e la Terra non sia un supermercato, che l’agricoltura, il coltivare la Terra non sia un’attività estrattiva, che essere contadino comporti in sé un dovere di conservazione e di rispetto, oltre alla giusta percezione di un reddito dignitoso.

Per tutte e tutti quanti, nelle campagne, nelle città, si riconoscano in un modo diverso, armonico, ecologico, naturale di rapportarsi alla Terra, noi chiamiamo a raccolta.

Per costruire un forte, per quanto variegato, biodiverso, egualmente arrabbiato nuovo Fronte degli Orti, urbani e periurbani.

Chiamiamo a raccolta perché uniti siamo più forti, perché vogliamo conoscerci, scambiare idee, pratiche e saperi, perché vogliamo coltivare e condividere la buona semenza, vogliamo coltivare e condividere ogni conoscenza.

Chiamiamo a raccolta per discutere, confrontarci, con quanti, e sappiamo tanti, in Italia e fuori dall’Italia, si stringono forte alla Terra.

Chiamiamo a raccolta perché dalla lotta per la Terra nasca una prospettiva di una liberazione che non metta al centro gli egoismi di mercato, le aspettative della finanza, ma i bisogni di chi lavora e di chi abita questa Terra.

Chiamiamo a raccolta perché quello che ci prospetta l’Expo imminente “Nutrire il pianeta” è ipocrita vetrina del suo esatto contrario. Sbarcheranno in Europa e con contorno di foglie di fico interessate solo a mantenere il proprio status quo, le grandi corporation dell’agro-industria bio-tech più aggressiva ed assassina, perché verranno a cianciare di nutrire il Pianeta le stesse multinazionali produttrici degli Agenti Orange e della Pioggia Gialla, verranno qui le stesse multinazionali che hanno inquinato e diserbato nel Vietnam, che continuano, con la produzione degli Ogm, ad eradicare uomini e biodiversità planetaria.

Verranno qui e troveranno i pennivendoli ed i complici, gli utili idioti a tenere bordone.

Verranno qui, ci troveranno pronti. Chiamiamo a raccolta per un nuovo Manifesto della Terra, per un’agricoltura sensibile alle foglie, ai bambini, ai cuccioli d’uomo e d’animale. Chiamiamo a raccolta, chiamiamo al raccolto che dai nostri campi parta la rivolta.

“Zappatori/trici senza padroni” vi invitiamo a partecipare il 21/22 Marzo 2015 ad un grande e condiviso momento di incontro e di scambio al Leoncavallo s.p.a per ragionare insieme di biodiversità, di libera circolazione dei semi, delle genti e dei saperi.

Coltiviamo, recuperiamo semenza, resistiamo nei nostri territori.

VI INVITIAMO A PARTECIPARE AL PRIMO INCONTRO PUBBLICO PER LA COSTRUZIONE DELL’EVENTO DOMENICA 28 SETTEMBRE ALLE ORE 15 AL LEONCAVALLO S.P.A. VIA WATTEAU 7, MILANO.

La Terra Trema

Civiltà Contadina

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