Assalto al rave: la testimonianza di Greta
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Testimoianza di Greta
Ciao, scrivo per lasciare la mia testimonianza riguardo i fatti accaduti a Cusago sabato sera. Io e il mio ragazzo eravamo arrivati da poco e abbiamo deciso di entrare nel capannone. Ci trovavamo in fondo al salone, quasi verso il muro opposto al sound system. Improvvisamente, dopo neanche 10 minuti che eravamo dentro, abbiamo visto tutte le persone presenti nel capannone iniziare a correre all’impazzata, in cerca di una via d’uscita. L’altra parte del capannone era completamente buia e si stava scatenando il panico..gente che urlava, che inciampava..nessuno che sapeva cosa fare e dove andare. Una volta usciti ci siamo fatti spiegare dalle persone che hanno visto di persona cosa stesse accadendo perchè noi non avevamo visto niente di preciso, solo le persone scappare. Ci hanno spiegato che i poliziotti hanno fatto irruzione con tanto di fumogeni, lacrimogeni, bottiglie e manganelli, pronti a distruggere tutto ciò che gli si parava davanti. Fuori è stato ancora peggio. La polizia ha caricato un altro paio di volte, scatenando un vero e proprio delirio. Le persone non sapevano più cosa fare, nell’aria c’era una tensione assurda. Io, il mio ragazzo e un nostro amico abbiamo deciso di avviarci verso la macchina per andarcene da quell’inferno e proprio mentre ce ne stavamo andando stava per succedere il peggio. Stavamo camminando a bordo strada mente passavano camionette della polizia seguite da altri che arrivavano a piedi. Vedendoli alcune persone hanno iniziato a urlare insulti come “MERDE” o parole del genere mentre, ripeto, stavamo semplicemente CAMMINANDO. A un certo punto da una camionetta sono scesi 5 o 6 poliziotti e hanno preso il mio ragazzo, mentre altri li hanno raggiunti di corsa. L’hanno sbattuto violentemente contro il camion mentre lo minacciavano pesantemente e cercavano di intimidirlo dicendogli frasi come per esempio: “ADESSO CHE SEI DA SOLO DOVE SCAPPI CONIGLIETTO? e altre simili..Vedendo la scena io stavo correndo verso di lui per cercare di portarlo via e appena ho provato ad avvicinarmi due poliziotti con tanto di manganello e casco mi hanno presa, uno da una parte e uno dall’altra e mentre mi sventolavano il manganello davanti alla faccia, uno dei due mi ha guardata con gli occhi iniettati di sangue e mi ha detto “ADESSO TI FACCIO UN CULO COSì”. Io mi sono scansata e ho riprovato ad andare verso il mio moroso che nel frattempo veniva continuamente minacciato da molti poliziotti. Quelli che avevano preso di mira me non mi facevano passare, continuando a puntarmi il manganello verso la faccia e la pancia. Incredibilmente poi l’hanno lasciato andare senza fargli del male e siamo così riusciti finalmente a raggiungere la macchina. Mi sono stati riportati racconti di persone che hanno visto RAGAZZE con la testa aperta dalle manganellate, gente che non riusciva più a stare in piedi a causa delle troppe botte prese, gente ammanettata con le fascette presa a legnate senza nessun ritegno.
” C’è un rave in una ex Standa alle porte di Milano. La polizia lo va a sgomberare e una ragazza di 22 anni finisce in coma farmacologico all’ospedale senza aver assunto sostanze. Un bel controsenso per chi aveva guidato la spedizione in nome della difesa della salute di chi partecipava alla festa abusiva. Perché il blitz della polizia è stato ordinato da un dipartimento della presidenza del consiglio, il dipartimento politiche antidroga.”
Le forze dell’ordine quella sera erano li per uccidere e fare del male, di certo non per salvaguardare la salute di nessuno.
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testimonianza dal rave di Cusago