>Lunedì 12 Dicembre ore 17.30 @ZAM: 12/12 Da Piazza Fontana alle nuove destre (presentazione ANTIFAnzine2)
Ore 17.30 dibattito pubblico a Z.A.M. organizzato da Milano In Movimento.
Da Piazza Fontana alle nuove destre, l’evoluzione del fascismo in Italia.
All’interno del dibattito presenteremo l’ANTIFAnzine 2 prodotta da Corto Comix.
SEGUI LA PRESENTAZIONE IN DIRETTA!!
www.livestream.com/supper2
(clicca quì)
ANTIFAnzine 2:
ED ECCOCI ANCORA QUA
Non con Vasco Rossi ma con la seconda uscita di ANTIFA!nzine.
Se il primo numero è stato dedicato alla perculata e alla denuncia diretta delle
formazioni neofasciste italiane, da Cacca Pound al Balocco Studenteschio passando
per la Sega Nord, in questo numero l’antifascismo non è così esplicito.
Ma sempre presente però.
Perché l’antifascismo è uno stato della mente, fa parte del nostro DNA.
Un DNA con cui leggiamo il mondo.
Il fascismo, per noi, non è solo ventennio, olio di ricino e squadrismi di ieri e di oggi.
Il fascismo è tutto ciò che umilia, sfrutta e reprime le singole e collettive esistenze.
Fascismo è, come dimostrano le storie di Zerocalcare e Tirana, anche il precariato.
Uno stato economico/lavorativo/mentale in cui l’individuo, per arrivare a fine
mese, è costretto a sopportare situazioni lavorative umanamente inaccettabili e
alienanti, con il ricatto che se ti ribelli e rivendichi sacrosanti e minimi diritti il datore
di lavoro può serenamente licenziarti da un giorno all’altro. Tanto c’è la fila
fuori dalla porta, con qualcuno pronto a sostituirti…
Fascismo è naturalmente anche uno Stato che, per sedare le legittime proteste e
rivendicazioni di chi non accetta questo stato di cose, fa uso massiccio della repressione
ad opera delle forze dell’ordine (!!!), come dimostrano i tanti manganelli
che vediamo ormai quotidianamente abbattersi su teste degne e pensanti.
Contro student*, precar*, lavorator* o i tanti comitati che sorgono nei territori in
cui lo Stato vuole imporre decisioni non condivise dalle popolazioni locali. Basti
pensare, solo per fare qualche esempio, ai movimenti No Tav, No DalMolin o alle
altre comunità che si oppongono alle discariche di rifiuti.
E proprio questo sembrano voler sottolineare i testi di Calia con i disegni di Romano,
seppur raccontando una storia futuribile.
Fascismo è anche l’angosciosa solitudine straniante imposta a tante persone dai
ritmi e dai rapporti coatti di questa società. È quello che sembra rappresentare la
storia di Bruno che, con un esperimento narrativo, prova a trasferire graficamente
in tavole e vignette quello che viene definito il “pensiero magico”.
In questo numero, a differenza del primo, abbiamo deciso di dare spazio anche
a voci extrafumetto: un racconto di Roberto Mandracchia, ironica e tagliente
penna italiana del collettivo letterario TerraNullius – Cricca33, un’intervista a Simone
Lucciola, veterano e “maestro” dell’autoproduzione nella rubrica Voci dall’autoproduzione
e la prima puntata di Storie di Corto, la storia collettiva del Corto
Circuito, scritta a più mani. Infine, le acute, pungenti e sarcastiche vignette di
Alessio Spataro, tra le migliori e “cattive” matite della penisola.
ANTIFA!nzine insomma non è un progetto “chiuso”ma, con lo spirito zapatista del
“camminare domandando”, vuole essere flessibile ai nostri intenti comunicativi.
Sempre, appunto, con un occhio attentamente antifascista.
CORTO COMIX CREW