L’altro #12o #ribelli dentro i territori

Il 12 ottobre ci sarà un altro 12 ottobre.
Non sola la piazza di Landini e Rodotà, non solo un passaggio verso il 19 ottobre.
Il 12 ottobre sarà la giornata di lotta delocalizzata per la difesa dei territori e contro le logiche speculative e finanziare che governando il mondo decidono le trasformazioni urbane e territoriali ma anche i mutamenti dei rapporti sociali, dei diritti, delle possibilità e del futuro.
Un unica logica che attacca con scuse e motivazioni diverse tutti le città, le metropoli, i paesi, le aree metropolitane ecc ecc.

Il 12 ottobre si è deciso di tenere e mettere al centro i territori, sia per difenderli sia per rafforzare i percorsi locali. Non convergere in un unico luogo, non concentrarsi su un unico tema, ma diffondere e diffondersi a macchia d’olio costruendo azione politica delocalizzata ma in rete, diversa ma comunemente sotto lo stesso ragionamento.

“Agire localmente pensando globalmente” sembrerebbe tornare indietro di diversi anni, invece il concetto diventa attuale e innovativo.
I poteri economici e politici si diffondono, non hanno più un centro, cambiano e mutano. Diffondere conflitto, idee, pratiche aggredendo le diverse ramificazioni con cui il potere si declina nelle sue diverse forme nei diversi territori diventa opposizione reale.

Nessuna volontà di sintesi e somma, nessuna costruzione di percorsi comuni. Riconoscendo il problema e le complessità che legano per logica, prassi e pratica le trasformazioni dei territori non può non accadere che anche l’opposizione a queste logiche, prassi e pratiche non si metta in rete, dialoghi e pratichi alternativa.

#ribelli #12O saranno gli hastag comuni, tutto il resto si declinerà da territorio a territorio, tanti no, tante diversità che si oppongono con una stessa attitudine ad una sola grande logica: il profitto ed il potere ad ogni costo, per pochissimi.

 

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