Lealtà e Azione a Magenta: la risposta dei ragazzi antifascisti
Che la sigla di “Lealtà e Azione” sia la copertura “culturale” del gruppo neonazista degli hammerskin è il segreto di pulcinella. Eppure a Magenta, provincia ovest Milano, questo non è sufficiente perché non venga fornita alcuna legittimazione e spazio all’omonima associazione culturale. Già un anno fa l’amministrazione comunale a tinte verdi-azzurre aveva concesso l’autorizzazione all’utilizzo della sala consigliare. Ma poi, causa la crescente mobilitazione dell’ANPI e degli antifascisti di zona, la conferenza era stata annullata in fretta e furia. Ora, giovedì 19 Gennaio, il copione si ripete. Dopo aver strizzato l’occhio a esponenti locali dell’amministrazione con passato missino e arcinote simpatie per il fascismo, Lealtà e Azione ha ottenuto nuovamente la disponibilità della sala consigliare. Ancora, il copione si ripete. L’ANPI paventa al comune la possibilità di abbandonare le comuni celebrazioni per la giornata della Memoria e prontamente l’amministrazione fa marcia indietro. Ma la conferenza questa volta si svolge ugualmente, presso una sala presa in affitto dal più costoso albergo del centro. Conferenza dal titolo “Europa, quale futuro?”, che più che trattare del futuro dell’unione europea e dell’attuale situazione economica è il solito palese tentativo di ripulirsi faccia e curriculum. Ma non solo, perché coloro che si considerano l’elite del neonazismo milanese vantanola partecipazione di Alfredo Mantica, senatore pidiellino già sottosegretario agli Esteri, Massimiliano Bastoni, consigliere comunale leghista a Milano e Francesco Borgonovo, giornalista di Libero. Operazione già tentata in precedenza con esponenti dell’amministrazione locale, volta a rinsaldare gli evidenti legami della destra neofascista e neonazista con la destra istituzionale. Ma al tempo stesso la conferenza si pone come obiettivo con cui perseguire (il virgolettato viene dall’account facebook di Lealtà e Azione) il “dovere portare la Tradizione,la sua cultura e le sue idee nel nostro territorio,con altre conferenze ed incontri “ . Ossia il tentativo di colonizzare un territorio finora vergine e di renderlo zona centrale nel più ampio panorama della destra eversiva e neofascista lombarda ed italiana. Ipotesi dimostrata dalla cospicua partecipazione all’incontro di molti esponenti del neofascismo milanese, fra cui gli hammerskin della curva dell’Inter ed il peggio dei picchiatori neri milanesi .A fronte della scarsissima partecipazione della cittadinanza, quello che preoccupa è la partecipazione ed il supporto (anche economico, visto che i soldi necessari all’affitto della sala sono arrivati da Milano) crescente da parte di molte forze della destra neofascista milanese. Davanti al dichiarato tentativo di rendere la nostra città culla di ideologie razziste e reazionarie la mobilitazione degli antifascisti di zona ha condotto ad un corteo spontaneo che si è recato fin sotto le finestre dell’albergo che ha ospitato la conferenza. Al tempo stesso, emergono le ambiguità e le troppe reticenze di un’amministrazione il cui primo interesse è usufruire del bacino di voti neri mossi da Lealtà e Azione Magenta. Riteniamo quindi indispensabile proseguire la mobilitazione antifascista affinché sia chiaro a tutti che la nostra città non potrà mai accettare né essere il punto di avvio di ideologie razziste, fasciste e perverse.
I ragazzi antifascisti di Magenta