Polenta e sole…E poi verso la Baita: il filo spinato non fa paura, A sarà dura!

La Valle non molla e continuerà finché non porterà a casa la partita.

Ieri il match si è giocato tra polenta e una breve ma significativa passeggiata verso la Baia.

Il sole abbastanza caldo, tanti ragazze e ragazze, tanti bimbi e bime, tanti anziani e anziane. La polenta devvero buona, un’organizzazione da far invidia ai migliori catering: tutto il necessario per mangiare una buonissima polenta con fugnhi, lenticchie, formaggi e salumi vari, minestre di verdure, acqua, vino..e chi più ne ha più ne metta.

Anche questa è pura determinazione valsusina.

Si banchetta tutti e tutte insieme, si parla del più e del meno, si parla della valle, del fatto che nessuno è intenzionato a bloccarsi, si parla dei compagni su cui si é abbattutta una dura carica repressiva per aver difeso la lotta non solo di una comunità intera, ma di un paese intero.

A pance piene ci si mette in cammino verso la Baita, barbaramente espugnata da chi invece è determinato a portare avanti il progetto…perché questi soldi “si devono intascare”.

Dopo una mezz’ora di cammino si resta però bloccati da un Jersey, che il leader Perino ha giustamente definito “illegale” in quanto l’ordinanza che prevedeva questo ostacolo è scaduta da due giorni, e tanto filo spinato.

Il movimento, che aveva deciso di vivere una giornata tranquilla e riprendere fiato dopo la brutalità dei giorni prima, per questa volta solo simbolicamente,  recide il filo e lancia un chiaro messaggio: oggi va così, domani se ci attaccano simao pronti a ripartire.

il governo nel frattempo cerca di comprare il consenso della valle parlando di sgravi fiscali, di corsi per i valligiani, di accordi con ristoranti e pensioni circa il vitto e alloggio degli operai che dovrebbero essere impeganti nell’opera ecc…

Ma come ha detto Perino “Caro Monti, tu non hai capito nulla della valle”, non sarà così facile fermare il dissenso. Sono vent’anni che queste persone combattono per la causa, ci sono fior fior di studi che sostengono il loro punto di vista…la promessa di soldi non è un grnechè se paragonata all’invivibilità a cui si andrà incontro se quest’opera dovesse anche solo iniziare a tutti gli effetti.

L’appuntamento è sempre lo stesso: su in Valle o nelle città, perchè la Vale Susa è ormai dappertutto.

 

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