No Tem: azione al cantiere, video e foto.

 

Oggi, giornata nazionale contro le politiche di austerity imposte dalla Troika e contro il debito che ricade sul 99% della popolazione,

I No Tem passano all’azione: per la difesa dei beni comuni è stato occupato a Trucazzano uno dei primi cantieri destinati alla costruzione della Tem.

 

 

Lettere per gli operai del cantiere “attenzione, non fatevi sfruttare da chi vuole solo arricchirsi e poi vi lascia senza protezioni e tutele com’è successo ai vostri compagni della Brebemi che han dovuto maneggiare amianto senza saperlo”.

La ruspa posta al centro del cantiere è stata simbolicamente impacchettata, pacco che  i No Tem “rispediscono al mittente”, perchè ruspe, cantieri e cemento servono per le vere grandi opere, come l’edilizia scolastica, i trasporti pubblici, gli ospedali…

 

 

 

 

 

“Grazie del pensiero, ma la nostra terra non ha bisogno delle vostre ruspe”

Questo è il messaggio dei comitati territoriali per ostacolare un’opera inutile, che porterà solo distruzione, inquinamento, espropri e non servirà nemmeno, come dimostrano svariati studi, alla diminuzione del traffico, che invece aumenterà sul lungo periodo.

In una giornata in cui si esprime dissenso contro una crisi lanciata su chi ha sempre pagato troppo caro il prezzo delle ingiustizie ed a cui ora si richiedono sacrifici per un paese che non ha mai tutelato lo stato sociale, la lotta per i beni comuni assume un significato importante.

 

 

 

 

Le grandi opere dalla Tav alla Brebemi fino alla Tem non hanno nulla di grande.

 

 

 

 

 

 

 

Sono solo escamotage per arricchire le tasche di corrotti e speculatori che si riempiono la bocca di belle parole per incantare coloro che invece verrano sfregiati dal passaggio, come nel caso della tangenziale esterna Milano, di un’autostrada sopraelevata che non servirà mai a nessuno.

 

 

 

 

Queste opere sono alimentate dalla logica del Project financing, parola che occulta una realtà fatta di aziende dichiaratamente di diritto privato ma di proprietà pubblica: questo significa che i loro debiti diventano i debiti di tutti perchè si riverseranno sul debito pubblico.

La verità è che, oltretutto, mancano persino i fondi per realizzare l’opera, fondi che per ora ammontano a meno del 6% rispetto a quelli che servirebbero.

Siamo in un momento storico in cui non si possono più accettare tangenti e “giochini” per ingrossare le tasche dei soliti noti, siamo in momento storico in cui rivendicare denaro per migliorare lo stato sociale è un dovere morale di tutti.

Noi la crisi non la paghiamo!

Fermiamo la Tem,

Contro la devastazione della nostra terra, difendiamo i beni comuni!

 

 

 

 

Appuntamento oggi in piazza Medaglie d’oro, Milano, ore 14.30.

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