UMeJazz | Gabriele Boggio Ferraris 4tet – 20 febbraio @ LUMe
20 febbraio, ore 21 @ LUMe, viale Vittorio Veneto 24.
🕘 Inizio concerto ore 22:30
📍 Viale Vittorio Veneto 24 (lato parco)
🚋 M1 Porta Venezia / M3 Repubblica / Passante Repubblica / 9, 33, 1
🎟 Offerta consigliata 3 €
🍺 Birra artigianale, vino e amari a prezzi popolari!
w/ GABRIELE BOGGIO FERRARIS QUARTET
Gabriele Boggio Ferraris (vibrafono) + Massimiliano Milesi: (sax) + Alessandro Rossi : (batteria) + Giacomo Papetti (contrabbasso)
La nuova formazione di questo quartetto prosegue il discorso iniziato a fine 2014 con l’album “Penguin Village”, un disco che ha ricevuto ottimi consensi dalla stampa specializzata ed è coinciso con la nascita di UR Records, etichetta indipendente fondata dallo stesso vibrafonista. Il precedente album si ispirava al tema dell’infanzia e al ricordo inteso come momento di intimità con la propria coscienza, un viaggio in musica attraverso la memoria, attraverso la dimensione più intima delle emozioni passate.
La musica di questa band è fortemente influenzata da quell che sono gli “eroi” musicali del vibrafonista, da Pat Metheny a Brad Mehldau, passando attraverso Thelonious Monk, Bill Evans, Michel Petrucciani fino ad arrivare a rock band come Nirvana e Radiohead….
Il gruppo nella formazione precedente si è esibito in oltre 100 concerti negli ultimi tre anni, esibendosi in alcuni dei più importanti palchi del jazz italiano (tra cui Blue Note Milano).
Il gruppo entrerà in studio di registrazione nel prossimo mese di febbraio per incidere il primo lavoro con questa nuova formazione dal titolo “Change”. Un riflessione musicale sul processo evolutivo della propria personalità , una sorta di romanzo di formazione in musica.
💡 A distanza di poco più di una settimana dall’uscita dal cinema Orchidea, abbiamo deciso di occupare un nuovo spazio in centro a Milano: l’ex Magazzino del Verde Pubblico, in viale Vittorio Veneto di fronte al civico 24, di proprietà comunale.
La storia dello spazio è misteriosa ed incerta, ma sappiamo che fu costruito intorno al 1789 all’interno di un progetto più ampio di embellissement della zona di Porta Orientale (ora porta Venezia) dell’architetto Giuseppe Piermarini e che serviva come magazzino per la manutenzione delle aiuole, dei boschetti e delle siepi che decoravano i Bastioni, una volta venuta meno la loro funzione militare. Sopravvissuto al piano Beruto, che nel 1884 cominciò lo spianamento dei Bastioni milanesi, e al fascismo, che terminò quest’opera folle nel 1931, le ultime notizie sull’utilizzo dello spazio risalgono alla Fiera Campionaria del 1920, organizzata dal sindaco Caldara proprio sui Bastioni. Nel 2016 il magazzino è stato oggetto di un progetto di recupero teorico del dipartimento di Design degli Interni del Politecnico, al quale purtroppo non ne è seguito uno pratico. E’ stato riaperto al pubblico per pochi giorni ad aprile 2017, in occasione di Porta Venezia In Design.
Il collettivo LUMe continua quindi la sua opera di denuncia relativa all’abbandono degli spazi storici privati e pubblici, iniziata tre anni fa con l’occupazione e il recupero dello stabile bramantino di Vicolo Santa Caterina ⅗, proseguita con il Cinema Orchidea e giunta ora ad una nuova sfida.
Vogliamo rendere lo spazio una casa per le arti e per la cultura, portando avanti il nostro modello di gestione orizzontale ed inclusivo, al fine di ridare alla cittadinanza un luogo sopravvissuto all’incontrastabile trasformazione di Milano negli ultimi due secoli e mezzo e che ha tutte le potenzialità per diventare un punto cardine per il quartiere, ma anche per la comunità studentesca che ha frequentato LUMe in questi anni.