Le 5 giornate di Milano, sarà «capitale del clima» dentro e fuori pre-Cop26
Nel giorno del nuovo sciopero globale per il clima indetto da Fridays For Future che si è svolto ieri in numerose città del mondo per ribadire la necessità di intraprendere azioni radicali e rapide per contrastare la crisi climatica, il movimento ha rilanciato lo Student Strike for Future del 1 ottobre a Milano, annunciando la presenza al corteo di numerosi attivisti e attiviste internazionali, tra cui Greta Thunberg.
La giovane studentessa svedese, ispiratrice degli scioperi per il clima a partire dall’azione individuale intrapresa inizialmente davanti alla propria scuola, porterà il suo contributo alla manifestazione che si terrà nel quadro dei numerosi eventi che animeranno la città in vista di Pre-Cop26, il summit delle Nazioni Unite ospitato a Milano da martedì 28 settembre a sabato 2 ottobre, in preparazione della Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici prevista per Novembre a Glasgow.
L’annuncio della presenza di Greta alla manifestazione milanese della prossima settimana è stato dato dagli studenti di Fff durante il corteo che ieri ha invaso le strade del capoluogo lombardo che che per cinque giorni sarà la «capitale del clima».
Numerose associazioni, realtà della società civile e collettivi hanno creato un ricco programma di incontri, conferenze, dimostrazioni non violente per portare le proprie istanze al cospetto dei Governi e denunciarne l’inazione dimostrata nei passati summit sul clima, in cui poco o niente è stato messo in pratica, ribadendo la necessità di intraprendere azioni concrete per permettere alle nuove generazioni di avere un futuro.
I numerosi incontri si svolgeranno durante l’Eco-social Forum organizzato da Climate Open Platform e Fridays for Future Italia che si terrà in vari luoghi: nelle piazze, nelle università e per le strade di Milano dal 28 al 30 settembre.
Il Forum si svolgerà in concomitanza e come controparte dello Youth4Climate, l’incontro previsto dal programma ufficiale di preCop26 che per la prima volta coinvolgerà 400 giovani delegati provenienti da tutti i Paesi per partecipare al dibattito sul clima e verso il quale però i movimenti hanno espresso dei dubbi, in quanto verosimilmente non avrà un peso nelle decisioni finali del ventiseiesimo Summit sul clima.
La partecipazione diretta al dibattito sul clima è invece uno dei principali obiettivi dei movimenti ecologisti, e importanti momenti di confronto si svolgeranno anche nel Climate Camp organizzato da Climate Justice Platform dal 30 settembre al 3 ottobre.
Tra i vari eventi in programma ci sarà l’inaugurazione della mostra “Come comunicare la crisi eco-climatica” organizzata da Extinction Rebellion per il 27 settembre e l’arrivo della “Carovana per la giustizia climatica” partita da Torino che sfocerà in una Critical Mass. Tra i tanti incontri citiamo quello proposto dall’associazione A Sud-Giudizio Universale sui diritti delle giovani generazioni nelle lotte per la giustizia climatica, il 29 settembre alle ore 16 all’Università Statale, festa del Perdono, mentre il 30 settembre si parlerà di agricoltura contadina e transizione ecologica alle ore 10 con ARI, Associazione Rurale Italiana presso Cascina Nascosta e alle ore 16, presso i Giardini in transito, di crisi Climatica e acqua, con il Forum italiano Movimenti per l’acqua.
Le cinque giornate culmineranno nei due cortei finali, lo Students’ Strike che si svolgerà il 1 ottobre e la Marcia per la Giustizia Climatica il 2 alle ore 15, entrambi con partenza da largo Cairoli.
di Giuditta Pellegrini
da il Manifesto del 25 settembre 2021
Tag:
ambiente climate strike corteo fridays for future giustizia climatica greta thunberg mobilitazione mutamento climatico pre-cop