Repressione verso gli studenti anche a Torino!

torinoNella giornata di ieri, lunedì 17 Dicembre, la repressione ha colpito duro anche a Torino con una serie di provvedimenti restrittivi verso gli studenti in lotta di quella città. La contemporaneità con gli accadimenti milanesi e le perquisizioni che hanno colpito gli studenti di Casc e Labout non hanno consentito di occuparci per tempo di ciò che accadeva nella città piemontese. Recuperiamo con dispiaciuto ritardo oggi diffondendo le notizie e i comunicati pubblicati su Infoaut ed esprimendo ovviamente tutta la nostra solidarietà ai compagni torinesi.

da www.infoaut.org

E’ partita questa mattina all’alba l’operazione della Procura a danno di diversi compagni e compagne di Torino per i fatti avvenuti durante la giornata di lotta del 1 maggio 2012: due arresti domiciliari, una decina tra obblighi di dimora e di firma e diverse denunce.

Tra di loro molti studenti medi ed universitari e alcuni compagn* del movimento No Tav, presenti in gran numero all’interno dello spezzone sociale del corteo del 1 maggio.

A distanza di sei mesi arriva dunque la risposta di chi ha evidentemente mal digerito quel che la giornata torinese riuscì ad esprimere: chiunque fosse presente in piazza quel giorno ricorda bene la scena del sindaco Fassino costretto a sfilare tra due cordoni di polizia per proteggersi dal coro di fischi e contestazioni che lo investì dall’inizio alla fine del corteo, sovrastandolo anche durante il comizio conclusivo. Altrettanto bene ricorderà l’atteggiamento nervoso tenuto per tutto il tempo dalle forze dell’ordine, che caricarono più volte il corteo mentre attraversava via Po e poi sotto la sede del Comune, fermando anche alcuni compagni (poi rilasciati a fine mattinata per mancanza di prove con cui sbatterli dentro).

Il prevedibile messaggio che già allora il sindaco, la Questura e i soliti pennivendoli tentarono di far passare fu che la contestazione fu espressione di parti minoritarie del corteo, che addirittura tentarono di scontrarsi coi lavoratori ed altre organizzazioni: la realtà è ben altra, e cioè che quella contestazione riscosse applausi e solidarietà per tutto il corteo e fu animata dagli studenti e le studentesse della Verdi15Occupata e delle scuole superiori, dai precari/e, dagli operatori sociali, dai lavoratori e le lavoratrici di Torino, da chiunque nei mesi precedenti avesse conosciuto sulla propria pelle le misure lacrime e sangue attuate dalla giunta comunale di Fassino.

La stessa rabbia e determinazione di chi quel giorno decise di fare del 1 maggio non una sfilata istituzionale ma una giornata di lotta ci porta ora a chiedere la liberazione immediata di tutti.

 

Tutti Liberi subito!!

http://www.infoaut.org/index.php/blog/prima-pagina/item/6392-torino-arresti-e-misure-cautelari-per-il-1-maggio

 

 

 

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