Nella Milano degli scandali finanziari e dell’expo alle porte, Zam non verrà certo liquidata attraverso uno sgombero.Lo hanno dimostrato i fatti, i (bi)sogni che in questi spazi, fisici e non, hanno preso forma. La determinazione con cui nell’arco di 2 anni un luogo abbandonato da anni sia divenuto un centro di produzione culturale e politica, uno spazio di aggregazione e sport, un luogo di socialità e conflittualità, ne sono la prova più tangibile. Ed è per questo che anche da Padova esprimiamo la nostra solidarietà a Zam, denunciando come i processi speculativi, securitari e atomizzanti caratteristici della nostra società prendano corpo anche, e forse soprattutto, attraverso l’attacco fisico a quegli spazi sociali che rappresentano oggi l’unica possibilità per un’intera generazione precaria e senza futuro di mettersi in gioco e autorganizzarsi nel conflitto.

Stay Zam. Stay rebel