TUTTI SOTTO LA TORRE!
Dopo essere stati a portare un paio di sacchetti di cibo (e sopratutto il nostro saluto) la sera del 24 dicembre ai 3 lavoratori ex wagon-lits saliti sulla torre alla fine del binario 24 in Stazione Centrale ormai da 17 notti, e ai loro numerosi colleghi che dormono in tenda là sotto, e averne ricevuto un colpo d’occhio bellissimo, ieri siamo tornati.
Il collettivo della “Palestra Popolare Carlo e Smith” di Sesto S.Giovanni è arrivato in minicorteo, scandendo lo slogan sentito cantare ai tre la sera del 24: “Il posto di lavoro non si tocca, lo difenderemo con la lotta!”, accolto dagli applausi dei tre, richiamati dal rumore, e da quelli dei loro colleghi. Lo striscione che era stato preparato è stato poi spiegato ai tre lavoratori al telefono, e attaccato assieme agli altri sotto la torre, nella particolarissima atmosfera caratteristica del presidio, specie a quell’ora: pochissima gente in giro, treni vuoti che da quando sono stati diffidati dalla direzione di suonare le sirene per salutare i colleghi in lotta (25 euro di multa) si lanciano (quasi) tutti in lunghissime strombazzate di saluto e augurio. E ogni volta da questa parte sono applausi e una selva di pugni chiusi, a volte imprecazioni rivolte ai treni notte dei colleghi che hanno accettato il nuovo “contratto”, un foglio di impiego semestrale con tutele e remunerazioni azzerate.
La serata è poi continuata fra una piccola jam session improvvisata con i bonghi e canzoni di lotta cantate assieme ai tre affacciati dalla torre, e chiacchiere, con loro al telefono, coi colleghi faccia a faccia, bicchierino in mano.
C’era molta meno gente in “visita” di quanta ce ne fosse il 24 sera, e almeno i lavoratori sulla torre ci sono sembrati più fiacchi, sicuramente debilitati dalle lunghe giornate trascorse lassù, costretti a vivere in pochi metri quadrati e con bassissime temperature. Ma lo spirito, quello resta intatto, e ad entrambe le estremità della torre si parla con ottimismo della giornata di ieri e di oggi.
Ieri non siamo infatti stati gli ospiti più illustri, essendo stati preceduti dal segratario generale della CGIL Camusso e da Gino Strada di Emergency (i cui medici hanno visitato i tre, trovati in buona salute anche se debilitati, e fatto loro iniezioni di voltaren). La presenza del segretario del sindacato a cui appartengono quasi tutti i lavoratori del presidio significherebbe infatti a detta di tutti che il livello di contrattazione di categoria (FILT-CGIL) è stato superato e quindi le contrattazioni nazionali che si aprono oggi a Roma e di cui si è presa carico la segreteria generale debbano per forza produrre qualcosa, dopo tutto questo clamore mediatico.
Visibilità, assieme alla presenza di persone al presidio e alla necessità di sentirsi sostenuti, che è l’unica cosa di cui hanno bisogno e che ci eravamo proposti di portare, nel nostro piccolo. Il presidio è infatti organizzatissimo e fra cibo e coperte, quello che veramente serve è che ora che la lotta sembra essere diventata troppo visibile per essere ignorata, la si continui a sostenere, NON SI SCENDE SENZA RISULTATI TANGIBILI, niente promesse di reiserimento da qui a due anni o ammortizzatori sociali, I TRENI NOTTE SONO NECESSARI, UNISCONO L’ITALIA E SOPRATTUTTO SONO QUELLI UTILIZZATI DALLE PERSONE NORMALI, quelle che stanno pagando questa crisi, come pagano tutte le crisi.
Questo è il pensiero, sopra e sotto la torre. Questo è il perchè questa lotta è di tutti.
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