Casapound a Novate, grave provocazione!
Aggiornamento dell’ultima ora! In coda alla grave provocazione di oggi pomeriggio, e a conferma delle intenzioni premeditate dei fascisti di Casapound, apprendiamo che una 15 di persone, si presume militanti dell’organizzazione neofascista, ha aggredito quattro antifascisti che si stavano allontanando da Novate. I compagni aggrediti si sono difesi come han potuto e stanno bene. Quanto accaduto non fa che aggravare la situazione e rende ancora più evidente come i fatti di oggi non abbiano nulla di casuale!
Grave provocazione di Casapound Milano oggi a Novate Milanese: i fascisti del terzo millennio per ben due volte cercano di caricare il presidio antifascista – composto da cittadini novatesi, per la maggior parte famiglie con bambini e persone anziane – che protestava contro la loro presenza in città.
Da diversi mesi Casapound Milano ha puntato gli occhi su Novate Milanese, piccolo comune alla periferia Nord-Ovest della metropoli, confinante col quartiere di Quarto Oggiaro, guarda caso ove ha sede (in Via Longarone) il gruppo neofascista.
Il perché di questa attenzione è presto detto: per la prima volta in Lombardia, grazie al cambio di casacca di Angela De Rosa, migrata dal Pdl con cui era stata eletta verso il neocostituito gruppo consiliare di Casapound, l’organizzazione fascista si trova inaspettatamente ad avere una propria rappresentanza istituzionale. Qualcosa di inatteso e insperato a chi, nelle precedenti elezioni, ad ogni livello, aveva sempre cercato di sposare candidati di diverse organizzazioni politiche senza mai portare a casa nulla.
Molto grave l’atteggiamento delle Forze dell’Ordine che, seppur lamentino un ferito in uno scontro con i fascisti di Casapound, hanno di fatto permesso loro di avvicinarsi sino a lambire il presidio antifa e hanno ingrossato le loro fila solo quando, scattato l’allarme, numerosi compagni sono giunti a Novate, dimostrando palesemente che la loro unica preoccupazione era rivolta alla possibilità che il presidio antifa reagisse. Del resto per tutto il pomeriggio gli attivisti di Casapound hanno potuto tranquillamente sfoggiare bastoni mascherati da bandiere e dar sfogo a minacce personali nei confronti dei primi cittadini presenti al presidio senza che Polizia e Carabinieri facessero nulla.
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