Apparentemente inaspettato, lo sgombero si inserisce perfettamente nella linea politica tenuta dalla giunta Bitonci che, per mezzo di ordinanze comunali e operazioni di polizia, prosegue nel tentativo di normalizzare (o meglio REPRIMERE!) qualsiasi tentativo di creare cultura e partecipazione dal basso mirando solamente ad un clima di tensione e intolleranza.

Il BiosLab si distingue per due progetti in particolare: la Queersultoria, una nuova forma di consultorio che rimette al centro i desideri e l’autodeterminazione in un’ottica queer e il punto ACAD (Associazione Contro gli Abusi in Divisa). Entrambi progetti radicali che evidentemente infastidiscono le istituzioni in quanto evidenziano la loro incapacitá nel trattare queste tematiche.

Esprimiamo piena solidarietà ai compagni e alle compagne del BiosLab, a un mese esatto dallo sgombero di ZAM e nell’attesa di quello del Lambretta.

#TorniamoSubito

Comunicato: http://www.bioslab.org/22-08-pensano-di-averci-sgomberato-ma-la-vita-non-si-sgombera-torniamosubito/