[Dalla Rete] #NonInMioNome
A fronte di una disoccupazione giovanile in costante aumento e a una precarietà dilagante, il governo ci chiede fiducia e una delega in bianco. Il premier Renzi e il ministro del Lavoro Poletti hanno presentato la loro ricetta per superare la crisi: un mercato del lavoro più flessibile per stimolare una nuova occupazione, rinunciando a ogni forma di tutela e garanzia. Dicono di farlo a nome dei precari e dei disoccupati.
Ai ministri rispondiamo che non è solo la disoccupazione che ci affligge, ma la sottoccupazione, l’incertezza del salario, il ricatto del lavoro volontario mascherato da formazione.
Rifiutiamo il Jobs Act che legalizza la precarietà, l’abolizione dell’articolo 18 che sancirebbe l’uguaglianza dei lavoratori nella mancanza totale di garanzie e una riforma della scuola, che dietro l’assunzione di 150 mila docenti, apre una nuova stagione di privatizzazione e mercificazione.
A questo attacco risponderemo costruendo uno sciopero sociale.
Per un lavoro garantito, per il salario minimo, per il reddito, per un nuovo Welfare
La vostra retorica non funziona.
Noi ci riprendiamo la parola.
Verso lo sciopero sociale
14 Novembre 2014
#NonInMioNome #14N #scioperosociale #noJobsAct
www.autistici.org/strikemeeting/
www.scioperosociale.it
strikemeeting@gmail.com
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Un ringraziamento speciale a *Claudia Salvatore* per la gentile partecipazione.
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JobsAct Marta sciopero sociale strike