Striscioni nella notte contro la precettazione ATM
Per la seconda volta in pochi mesi il diritto di sciopero viene negato dal prefetto ai lavoratori e alle lavoratrici ATM.
La motivazione é chiara: “Il provvedimento di precettazione si è reso necessario per evitare disagi alla mobilità della cittadinanza, in una giornata che peraltro risulta particolarmente sensibile per l’affluenza di visitatori all’Expo.”
Il libero diritto di manifestare viene di fatto cancellato in nome di Expo2015, un altro “colpo di spugna” per “ripulire” la città da tutto quello che può danneggiare la riuscita del grande evento.
Giluano Pisapia ha dichiarato: “È chiaro che quando c’è uno sciopero durante un evento come Expo c’è preoccupazione”, parole sconcertanti dette dal sindaco di “tutti” i milanesi, che però non esprime nessuna preoccupazione per un contratto scaduto da 8 anni, con pesanti ripercussioni sulla parte economica, e per lavoratori a cui sono stati imposti pesanti aumenti dei ritmi di lavoro in nome dell’efficienza e dell’eccezionalità di Expo, ma a discapito della salute e della sicurezza, e che viola le norme in materia di ore di guida dei conducenti.
Ancora una volta Expo dimostra di non essere la grande occasione che cercano di venderci, ma soprattutto risulta evidente come dietro al camouflage pettinato e alla luminosità dei pochi padiglioni terminati, Expo in realtà cancella i diritti: così come cancella la possibilità di un’alimentazione sana per tutti, di lavorare per pensare al proprio
futuro, di rendere umane le condizioni dell’abitare, ora impedisce anche di scioperare.
Expo, l’abbiamo sempre detto, é un laboratorio di gestione delle relazioni industriali che ha come fine ultimo la compressione dei salari e l’annullamento progressivo dei diritti dei lavoratori giá messo in atto dal Governo Renzi con il Jobs Act.
Oggi come ieri,
#ScioperiamoExpo
#StopJobsAct







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