L’attentatore di Münster era bianco, tedesco e con simpatie di estrema destra
Munster, ore 15 di Sabato 7 aprile, un furgone investe una folla di persone nel centro della città. Tre sono le vittime accertate, decine i feriti, tra cui sei in condizioni molto gravi. Ancora non si sa nulla sull’identità dell’omicida. In tutta Europa diversi esponenti di destra lanciano subito l’allarme di un nuovo attentato terroristico di matrice islamica. Solo qualche ora più tardi verrà reso pubblico che a guidare quel furgone non c’era un musulmano e tanto meno un immigrato. Alla guida della van c’era invece Jens R. Handeln, bianco e tedesco di quarantotto anni, sicuramente non simpatizzante dell’Islam. Il killer si è suicidato subito dopo la tentata strage e in casa sua è stato ritrovato un Ak-47. La pista più accreditata fornita da chi sta svolgendo le indagini è quella del disagio mentale (su cui non vogliamo soffermarci).
Ormai però l’onda di share, cavalcata in pieno dai soliti noti, aveva già fornito al pubblico un immagine chiara, seppur falsa, di quanto accaduto. Immagine che purtroppo rimarrà realtà per una buona fetta di europei. Per come funziona l’informazione oggi, qualsiasi accertamento e precisazione in merito non ha avuto e non avrà la stessa visibilità dei primi tweet, dei primi post e delle prime notizie rese pubbliche e montate ad arte dai vari leader e influecer della destra radicale europea. E questo rimane una delle grosse contraddizioni del produzione e del consumo di informazioni del periodo che stiamo vivendo. Altro dato di fatto, di cui però non ci stupiamo, è che i vari avvoltoi che erano già partiti in quarta, pronti a sfruttare l’ennesimo dramma per la propria crociata di odio contro il diverso, non hanno avuto il fegato di ammettere di aver diffuso notizie false. È così che ha fatto anche Giorgia Meloni, leader di fratelli d’Italia, che dopo aver scagliato il proprio anatema contro l’immigrazione con il suo solito tweet islamofobo, ha poi frettolosamente cancellato il tutto senza dare alcune spiegazione o precisazione in merito.
È di ieri invece la notizia fornita dal “Far Right Watch”, osservatorio sulle estreme destre, che Jens R. Handeln era solito frequentare circoli e ambienti dell’estrema destra tedesca. Questo ovviamente non significa di fatto che fosse membro di organizzazioni strutturate, e sarebbe scorretto ipotizzare questa pista. Per fare un po’ di chiarezza sembra però giusto ricordare ai vari crociati contro l’immigrazione che – anche questa volta -l’attentatore ha idee molto simili alle loro.
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