Presidio unitario contro il nuovo regolamento regionale
NUOVO REGOLAMENTO REGIONALE
PER L’ACCESSO ALLE CASE POPOLARI:
- Penalizza e discrimina le famiglie più in difficoltà economica e abitativa.
- Toglie ogni strumento ai Comuni per affrontare l’emergenza e gli sfratti.
- Cancella decine di migliaia di domande di casa popolare già presentate.
Da una brutta legge, la n°16 del 2016, non ci si poteva attendere che un pessimo Regolamento, ma in questo caso la Giunta Regionale è andata ben oltre ogni limite e aspettativa.
Le nuove regole per accedere alle case popolari non sono semplicemente sbagliate, sono anche discriminatorie verso i soggetti più deboli.
Da un lato, introducono, nella loro concreta applicazione, una vera e propria selezione preventiva per limitare l’accesso all’alloggio alle famiglie più povere (limite del 20% sul totale delle assegnazioni, obbligo della dichiarazione comunale di stato d’indigenza, possibilità di presentare la domanda esclusivamente nel Comune di residenza,…) e, dall’altro lato, privilegiano nell’attribuzione dei punteggi le condizioni soggettive (periodo di residenza, categoria sociale di appartenenza,…) alle condizioni oggettive indicative della difficoltà abitativa (sfratto, emergenza diversa, deprivazione abitativa, necessità di tutela dei minori o sanitaria,…).
Ormai siamo al secondo tentativo di modifica di un Regolamento che presto la Regione dovrà nuovamente modificare perché destinato a fallire, sia sul piano della gestione delle procedure, sia su quello delle finalità sociali proprie del patrimonio di edilizia pubblica.
La Giunta Regionale deve prenderne atto e cambiare il Regolamento e la Legge 16/2016 e fare una vera riforma dell’edilizia pubblica che tenga conto della realtà della domanda sociale di casa.
PRESIDIO
Giovedì 28 febbraio
dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Via Fabio Filzi 22
davanti alla sede del Consiglio Regionale (Grattacielo Pirelli)
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