Da Milano a Londra Salvini scappa e si nasconde da ogni possibile controparte
Com’è successo in Italia per anni, da nord a sud con il movimento Mai con Salvini – anche a Londra il Capitano del Carroccio è costretto a nascondersi dai manifestanti e i solidali che contestano la sua presenza nella capitale britannica.
Già a febbraio l’annuncio del suo arrivo a Liverpool ha destato così tanto malcontento da dover annullare la cena di inaugurazione del movimento “Lega nel mondo UK Liverpool Manchester Salvini Premier”. La pubblicazione della cena-evento da parte della pagina “Lega nel Mondo – UK Eire” (Sezione internazionale del partito salviniano) ha ricevuto le stesse attenzioni, scomodando una serie di soggettività della scena antifascista londinese, da associazioni a movimenti antirazzisti, da sindacati di base sino allo stesso sindaco di Londra che a tal proposito twittava: “Londra è stata un baluardo contro la diffusione del populismo nativista di estrema destra ed è un faro per l’apertura e la diversità. I londinesi non vogliono che si venga nella nostra città a predicare l’odio e a seminare divisione”.
Per ieri 3 marzo 2020 è stata organizzata una cena nei pressi di Piccadilly Circus: l’evento non riportava alcun dettaglio aggiuntivo; stando alle indicazioni degli organizzatori, gli interessati avrebbero dovuto pagare 28£ – senza possibilità di rimborso – per poi essere contattati dagli organizzatori che avrebbero “vagliato” la fedina penale dell’interessato per capire se questi fosse stato degno di partecipare alla cena con il Capitano da 49 milioni di euro.
Alla diffusione di questa notizia, le associazioni e i movimenti antirazzisti e antifascisti londinesi (Tra cui LAFA – London Antifascist Assembly, Unite Against Fascism, Fire Brigades Union e ANPI London) si sono mobilitati organizzando un picchetto a Piccadilly Circus. Il picchetto ha visto la partecipazione di una sessantina di persone alternando interventi contro Salvini e cori antifascisti e antileghisti – grazie all’apporto di alcun* militant* italian* lì present* – che si è poi trasformato in corteo spontaneo conclusosi ai piedi di Westminster, il parlamento londinese.
L’idea iniziale – dicono i militanti di LAFA – era quella di imbucarsi in pochi all’evento per poi contestare i leghisti durante la cena e filmare l’intervento per farlo diventare virale. A quanto pare, a poche ore dalla cena di UK Eire – quando gli organizzatori avrebbero dovuto dare l’ok dopo aver “analizzato” il profilo politico del partecipante – gli stessi si sono resi conto dell’appartenenza politica del “candidato” e hanno dovuto cambiare ristorante all’ultimo momento.
Mariangela Ventura
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