Berlino perde una stella: la cultura non si sgombera!

Immaginate di poter essere considerati a tutti gli effetti artisti senza dover passare dai canoni della critica, dalla costosissime accademie, dal difficilissimo e inagibile mondo dell’arte nella sua più comune accezione.

Al Tacheles di Berlino era possibile.

Un gigante palazzone nel pieno centro della città dal cielo un tempo diviso, piani di disegni, graffiti, esposizioni, mostre, produzione di materiale artistico di alta qualità, corsi…

Da 12 anni il Tacheles rappresenta la stella artistica di una Berlino considerata base di giovani, di cultura, di avanguardia, luogo dove imparare e sperimentare, apprendere, sensibilizzare, toccare con mano.

Quando si entra al Tacheles per la prima volta non si può non restare felicemente sorpresi.

Un museo così interattivo, ben organizzato, ma soprattutto autogestito, è raro.

Tappa fondamentale di una città sempre in costruzione, a partire dalla ruspe di Alexander Platz, il palazzone occupato ormai dal 1990, primo anno della Germania unita, era diventato meta culturale al pari di altri musei.

Da oggi il Tacheles non esisterà più.

Al suo posto sorgerà un centro commerciale.

Lo sgombero definitvo è avvenuto in questo 23 marzo 2012, una data che i numerossissimi artisti e artiste, sbattuti per strada insieme alle loro opere, ricorderanno per sempre.

E ora Berlino perde forse una luce in più.

Ci auguriamo che gli occupanti non si perdano d’animo e riprovino l’avventura, perchè di posti come questo ne abbiamo davvero bisogno.

Solidali agli e alle occupanti,la cultura non si sgombera

No agli sgomberi!

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