Jabil, la lotta non si ferma.
Ancora una volta Nokia Siemens ha fatto i conti senza gli operai. Del resto, cosa si aspettava la multinazionale, che i lavoratori della Jabil, dopo oltre due anni di presidio, abbandonassero senza battere colpo la loro lotta? Dopo che, solo con le loro forze hanno resistito, portato a casa la proprietà dei macchinari e trovato un imprenditore disponibile a rilanciare la produzione nel sito cassinese, NokiaSiemens poteva davvero pensare che il suo ultimo colpo gobbo li facesse desistere? E infatti così non è stato. L’ultima iniziativa è stata questa mattina, in pieno centro a Milano, davanti al Nokia Store di via Dante.
Una quarantina tra lavoratori e militanti della rete sostegno Jabil hanno manifestato, volantinato e spiegato ai passanti le loro ragioni.
Ragioni facilmente spiegabili: Nokia Siemens, proprietaria dell’area dello stabilimento cassinese, sta facendo di tutto per impedire al nuovo imprenditore di iniziare la sua attività, ponendo condizioni inaccettabili per l’affitto dell’area. E allora i lavoratori in presidio permanente dal luglio del 2011 lunedì scorso hanno rioccupato la fabbrica, anche per verificare lo stato di manutenzione dei macchinari.
Martedì hanno occupato per un’ora circa la strada padana superiore. Questa mattina, il blitz in centro Milano. E nei prossimi giorni ci potrebbero essere nuove, importanti iniziative, che hanno bisogno anche del sostegno di tutti quelli che nella loro lotta credono.
Perché da lì gli operai Jabil non se ne andranno tanto facilmente, se non per rientrare nella loro fabbrica, col loro posto di lavoro.
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