Folletto 25603 | TSO GRILL PARTY

Sabato 2 Giugno 2012 dalle ore 15
Il Folletto25603 ha il piacere di invitarti al
TSO GRILL PARTY
Pitture di strada, musica, griglia aperta, e altre cose graziose sui nostri muri
Per noi è come un giro di boa,
la città è un continuo mutare,
studiamo i suoi movimenti,
ci piace guardare i suoi cambiamenti.
Abbiategrasso | Folletto25603 | Quartiere Folletta
in vista cose nuove, nuove facce che attraversano il nostro spazio piazzetta/mondo,
in mente tante cose e un Consiglio Comunale che non sarà il nostro chiodo fisso.
Vogliamo carne da mettere al fuoco
e il cambiamento val bene un tatuaggio sulla pelle.
Per questo sabato 2 Giugno ci facciamo belli.
Venite a trovarci,
tre artisti tre, che in giro non se ne trovano,
lavoreranno dal vivo sulle nostre pareti
braci e griglie saranno a disposizione delle vostre fettine,
parole, analisi, questioni da condividere
orti da attraversare, annusare, conoscere.
Ci siete voi, noi.
Passate.
MORKONE
 MORKONE nasce a Milano, ma incrocia spesso le frontiere per la Germania studiando alla Bauhaus Universität a Weimar e collaborando in diverse mostre come la prima edizione di Urban Affairs, Xlab, il Hatch Museum hitkid Gallerie e naturalmente WIR Gallery. Sempre attivo in strada contattando e dipingendo. I temi principali di Don Morkone sono prevalentemente il conflitto in Palestina e l’immigrazione. MORK lavora spesso in workshops con bambini ed artisti locali come a Manara Squar, Ramallah, Wet Bank. La sua critica sociale e politica è sempre presente nelle sue opere.
ZIBE
 La forza eversiva di Zibe sta nella sua capacità di fondere il gesto artistico con quello vandalico, di coniugare l’azione creativa con le capacità acrobatiche. Il vandalismo come una delle belle arti, per parafrasare De Quincey, si traduce in lui in un’inarrestabile produzione di tags, posters, stickers, stencils che alterano il paesaggio urbano, costellandolo di segni e icone apparentemente prive di senso, pubblicità fini a se stesse, marchi cui non corrisponde alcun prodotto reale, che stimolano la nostra immaginazione inconscia e la nostra curiosità. I suoi faccioni di Arnold, l’indimenticabile protagonista nero della serie cult anni ’80 “Il mio amico Arnold”, tapezzano ormai i muri di molte città italiane ed europee. Come la faccia del lottatore statunitense Andre The Giant nel logo di Obey, l’Arnold di Zibe è un’icona dei nostri tempi, una metafora della nostra condizione di perdenti in una società in cui l’unica funzione dell’arte sembra ormai essere la celebrazione della celebrità. Ma Zibe non è soltanto questo. Se volete farvi un’idea della sua magmatica attività, fatevi un giro su internet, dove è raccolta la maggior parte della sua produzione dal 2003 a oggi. Scoprirete così i suoi interventi decontestualizzanti sui brands, dalla birra Zibe Strong (“Io Zibe e tu?” recita lo slogan) alle confezioni di cous-cous con la faccia di Arnold, la galleria fotografica del surreale progetto PIM (Pesce in mano), corredata da illuminanti didascalie tipo: “C’è chi parla giusto per parlare/C’è chi invece non sa parlare/ Ma tutti i pesci in mare alla fine sanno, gli interventi sui treni e sulla segnaletica stradale, la drammatica esperienza della TSO (Terapia Sanitaria Obbligatoria) rievocata dalle agghiacciati fotografie delle camicie di contenzione che richiamano alla mente le sedie elettriche warholiane, gli specchi con l’icona di Arnold siliconati agli incroci e i poster incollati accanto alla telecamere di videosorveglianza…
“La vita ti riserva sempre una possibilità alternativa”, ha scritto Zibe, “l’unica cosa che ti rimane da fare è ignorare l’alternativa e andare dritto al bersaglio come un pesce siluro. Persevera duro!” 
Sui muri e nelle piazzette di un’Isola ormai gentrificata Zibe è uno dei pochi sopravvissuti. La sua genialità, la sua perseveranza, la sua integrità e la sua irresistibile simpatia non tarderanno a farlo “svoltare”. Affrettatevi quindi a comprare una sua tela! Zibe sta facendo strada e tra un po’ non sarà più alla vostra portata! 
KRDLTY
 Voyages into eclectic pop nebula
Krudality Sound o LK (Los Krudos) è un collettivo di artisti grafici e Djs nati nella Milano di fine anni novanta, dove hanno sviluppato le loro attività fino ai primi anni del nuovo secolo, fino a quando alcuni dei suoi membri si sono dispersi per varie parti d’Europa; allora il collettivo era attivo solo a Milano e nel campo della street-art, fino a che uno dei suoi fondatori non si è stabilito a Barcellona, il writer/Stona/ Nasto/ Scusa/ Naselekta dj (Milano, Italia) ha deciso di far rivivere il lato musicale di Krudality. Stona si è unito a due nuovi elementi del collettivo, Mercy (Alghero) e AN•3 (Vasto) con i quali anima le notti barcellonete non solo con la sua selezione di musica reggae, ma anche trasformandosi in produttore dando la possibilità a giovani cantanti di quartiere di registrare le proprie canzoni, e facendosi sentire in una dancehall; alcuni di questi cantanti partecipano ai suoi show, come Vins (Barcellona), William Wallace (Sant Feliu de Llobregat), Faxius Klay (Gaeta) e Shoutone (Cagliari), Lión (Argentina), Maxx (Camerun – Francia), Jack Kulcha (Francia), JahkiRevi (La Spezia) facendo di Krudality una grande famiglia creativa senza frontiere, sia artistiche che nazionali.

Folletto25603
via Lattuada 25 –zona parco Folletta- Abbiategrasso (MI)

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