Diario summer camp – giorno 21
È tardi, molto tardi. Dopo una giornata stancante così, non so come ho fatto a non addormentarmi durante l’assemblea gestionale di stasera.
So che non è originale lamentarsi del caldo di questi giorni, ma è davvero pazzesco e mi sento il cervello come bollito in pentola.
Oggi ho aiutato gli altri a procedere con i lavori nell’area destinata alla Biblioteca.
Dopo i soliti interventi di scrostamento selvaggio, ripristino dell’impianto elettrico, etc… abbiamo già dato la prima mano di bianco e stuccato i vari buchi sulle pareti.
Dopo i soliti interventi di scrostamento selvaggio, ripristino dell’impianto elettrico, etc… abbiamo già dato la prima mano di bianco e stuccato i vari buchi sulle pareti.
Ancora un altro giorno, e potremo già iniziare a scollare la moquette dal pavimento… che nasconde tra l’altro un parquet che sembra bellissimo.
E qui mi vien davvero da criticare i lavori che son stati fatti in precedenza su questo spazio.
Come si può mettere la moquette sopra al parquet?!
E qui mi vien davvero da criticare i lavori che son stati fatti in precedenza su questo spazio.
Come si può mettere la moquette sopra al parquet?!
Per non parlare del fatto che in certe zone ci sono dei trompe l’oeil di marmo raccapriccianti, ma vabbè, son gusti…
Poi stasera, dopo una cena buonissima (Nima non delude mai!), come già avevo anticipato, c’è stata una piccola assemblea gestionale per capire il punto della situazione sui lavori per il Summer Camp.
Abbiamo fatto tantissimo, più di quanto ci aspettassimo di riuscire a fare in venti giorni di lavoro, ma c’è ancora molto da portare avanti, davvero moltissimo.
Siamo ambiziosi, lo ammetto…
Ma adoro questo entusiasmo, nutre il mio spirito. Non è come quando devo andare in ufficio, in quell’ambiente cupo, fatto di colleghi che non ti dicono le cose in faccia, di manager che ti fan sapere all’ultimo momento di strani progetti sconosciuti che devi seguire, ma dovevano essere pronti per il giorno prima…
E per fortuna che io posso lavorare anche da casa! O da Macao, in questo caso… Le altre macache e macachi che ogni mattina si svegliano per andare in ufficio, invece, non so come facciano. E di certo non li invidio. Dedico a loro una pacca sulla spalla, perché so quanto sacrificano per questo processo.
Poi stasera, dopo una cena buonissima (Nima non delude mai!), come già avevo anticipato, c’è stata una piccola assemblea gestionale per capire il punto della situazione sui lavori per il Summer Camp.
Abbiamo fatto tantissimo, più di quanto ci aspettassimo di riuscire a fare in venti giorni di lavoro, ma c’è ancora molto da portare avanti, davvero moltissimo.
Siamo ambiziosi, lo ammetto…
Ma adoro questo entusiasmo, nutre il mio spirito. Non è come quando devo andare in ufficio, in quell’ambiente cupo, fatto di colleghi che non ti dicono le cose in faccia, di manager che ti fan sapere all’ultimo momento di strani progetti sconosciuti che devi seguire, ma dovevano essere pronti per il giorno prima…
E per fortuna che io posso lavorare anche da casa! O da Macao, in questo caso… Le altre macache e macachi che ogni mattina si svegliano per andare in ufficio, invece, non so come facciano. E di certo non li invidio. Dedico a loro una pacca sulla spalla, perché so quanto sacrificano per questo processo.
Alla fine si son fatte le due di notte… Ora andrò a morire a letto e visto che è così presto, domattina il caffè per tutti lo farò io.
Buona notte Macao, a domani.