LUMe Jazz | Frank Martino Disorgan Trio – 6 febbraio @ LUMe

6 febbraio, ore 21 @ LUMe, viale Vittorio Veneto 24.

🕘 Inizio concerto ore 22:30
📍 Viale Vittorio Veneto 24 (lato parco)
🚋 M1 Porta Venezia / M3 Repubblica / Passante Repubblica / 9, 33, 1
🎟 Offerta consigliata 3 €
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🥁 Frank Martino – 8 Strings Guitar and Live Sampling
Claudio Vignali – Piano, Fender Rhodes and Bass Synth
Niccolò Romanin – Drums and Drum Machines
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Frank Martino (Messina, 1983) è chitarrista, insegnante, compositore e produttore di musica elettronica.
Nel 2008 fonda insieme ai suoi compagni di Conservatorio la band MOF, il cui sound è caratterizzato dalla contaminazione tra musica jazz ed elettronica e con cui produce due dischi, “Embarrassing Day” (Catsound 2009) e “Fried Generation” (Auand 2013).
Nel 2016 produce per Auand Records il suo primo disco da solista “Revert”, definito da Paolo Fresu come “il lavoro di un artista a tutto tondo che sente la musica con gli occhi curiosi di chi la coglie nella contemporaneità odierna fatta di impulsi e di digitale, di dialogo, comunicazione e improvvisazione.” Revert è stato inoltre disco del mese su Musica Jazz di Aprile ‘17 ed accolto come miglior disco jazz dell’anno sulla rivista online Onda Rock.
E’ produttore del progetto di musica elettronica YLYNE con il quale pubblica tre album, l’ultimo dei quali, “26”, uscito in Giugno 2017 per Auand Records.
Ha suonato nei più importanti festivals e clubs Italiani; tra i più importanti Umbria Jazz, Berchidda Jazz, Festambiente Sud, Villa Celimontana Jazz, Alexander Platz, Bologna Jazz Festival, Torrione JazzClub, Cantina Bentivoglio, Vicenza Jazz, Musica sulle Bocche, Casa del Jazz, Lagarina Jazz, Trentino Jazz, Garda Jazz Musica e Arte.
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www.frankmartino.net
www.facebook.com/framartino
www.youtube.com/aeoir12
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💡 A distanza di poco più di una settimana dall’uscita dal cinema Orchidea, abbiamo deciso di occupare un nuovo spazio in centro a Milano: l’ex Magazzino del Verde Pubblico, in viale Vittorio Veneto di fronte al civico 24, di proprietà comunale.
La storia dello spazio è misteriosa ed incerta, ma sappiamo che fu costruito intorno al 1789 all’interno di un progetto più ampio di embellissement della zona di Porta Orientale (ora porta Venezia) dell’architetto Giuseppe Piermarini e che serviva come magazzino per la manutenzione delle aiuole, dei boschetti e delle siepi che decoravano i Bastioni, una volta venuta meno la loro funzione militare. Sopravvissuto al piano Beruto, che nel 1884 cominciò lo spianamento dei Bastioni milanesi, e al fascismo, che terminò quest’opera folle nel 1931, le ultime notizie sull’utilizzo dello spazio risalgono alla Fiera Campionaria del 1920, organizzata dal sindaco Caldara proprio sui Bastioni. Nel 2016 il magazzino è stato oggetto di un progetto di recupero teorico del dipartimento di Design degli Interni del Politecnico, al quale purtroppo non ne è seguito uno pratico. E’ stato riaperto al pubblico per pochi giorni ad aprile 2017, in occasione di Porta Venezia In Design.
Il collettivo LUMe continua quindi la sua opera di denuncia relativa all’abbandono degli spazi storici privati e pubblici, iniziata tre anni fa con l’occupazione e il recupero dello stabile bramantino di Vicolo Santa Caterina ⅗, proseguita con il Cinema Orchidea e giunta ora ad una nuova sfida.
Vogliamo rendere lo spazio una casa per le arti e per la cultura, portando avanti il nostro modello di gestione orizzontale ed inclusivo, al fine di ridare alla cittadinanza un luogo sopravvissuto all’incontrastabile trasformazione di Milano negli ultimi due secoli e mezzo e che ha tutte le potenzialità per diventare un punto cardine per il quartiere, ma anche per la comunità studentesca che ha frequentato LUMe in questi anni.

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