LUMEJazz | La Luce di Algeri – 27 febbraio @ ZAM

27 febbraio, ore 22 @ ZAM, viale Vittorio Veneto 24.

🕘 Inizio concerto ore 22:30
📍 Viale Vittorio Veneto 24 (lato parco)
🚋 M1 Porta Venezia / M3 Repubblica / Passante Repubblica / 9, 33, 1
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w/ La Luce di Algeri!

Il quartetto è composto da Loris Leo Lari al contrabbasso, Francesco Orio al piano e tastiere, Stefano Bruni alla chitarra elettrica e Davide Bussoleni alla batteria.
La musica suonata dal quartetto è composta interamente da Loris; sono composizioni originali dal suono fresco, che hanno come centralità la melodia e coinvolgono sonorità e ritmi etnici ascoltati e sperimentati durante i numerosi viaggi e rielaborati in
un genere che spazia dal jazz all’alternative rock ad evocazioni di musica classica, pur mantenendo un suono prettamente acustico.

A tratti viene richiamato il mondo maqam arabo arricchito da una varietà armonica tipica del jazz moderno; le composizioni alternano spazi di musica collettiva a momenti solistici e lasciano libertà espressiva al singolo musicista, elemento centrale
in questo universo sonoro.

L’interplay tra i musicisti è un elemento fondamentale nella creazione di un ambiente musicale in cui chitarra e pianoforte si fondono in una sola voce, supportata da una sezione ritmica salda e in continuo dialogo.

Il tema centrale intorno al quale si articolano le composizioni è senza dubbio il concetto del viaggio, che interessa i vari brani sia dal punto di vista materiale (molti sono stati composti in viaggio o in seguito) che evocativo, con richiami anche alla mitologia greca.

La luce di Algeri è quindi uno sfondo luminoso di colori musicali, che si mischiano tra loro come in un quadro di Pollock. E’ la luce calda del primo mattino che penetra da una finestra di un hotel algerino, portando con se i melismi dei muezzin. È anche
l’energia vitale di una musica sempre viva, inclusiva, che si rinnova ad ogni concerto ed evolve continuamente.

💡 A distanza di poco più di una settimana dall’uscita dal cinema Orchidea, abbiamo deciso di occupare un nuovo spazio in centro a Milano: l’ex Magazzino del Verde Pubblico, in viale Vittorio Veneto di fronte al civico 24, di proprietà comunale.
La storia dello spazio è misteriosa ed incerta, ma sappiamo che fu costruito intorno al 1789 all’interno di un progetto più ampio di embellissement della zona di Porta Orientale (ora porta Venezia) dell’architetto Giuseppe Piermarini e che serviva come magazzino per la manutenzione delle aiuole, dei boschetti e delle siepi che decoravano i Bastioni, una volta venuta meno la loro funzione militare. Sopravvissuto al piano Beruto, che nel 1884 cominciò lo spianamento dei Bastioni milanesi, e al fascismo, che terminò quest’opera folle nel 1931, le ultime notizie sull’utilizzo dello spazio risalgono alla Fiera Campionaria del 1920, organizzata dal sindaco Caldara proprio sui Bastioni. Nel 2016 il magazzino è stato oggetto di un progetto di recupero teorico del dipartimento di Design degli Interni del Politecnico, al quale purtroppo non ne è seguito uno pratico. E’ stato riaperto al pubblico per pochi giorni ad aprile 2017, in occasione di Porta Venezia In Design.
Il collettivo LUMe continua quindi la sua opera di denuncia relativa all’abbandono degli spazi storici privati e pubblici, iniziata tre anni fa con l’occupazione e il recupero dello stabile bramantino di Vicolo Santa Caterina ⅗, proseguita con il Cinema Orchidea e giunta ora ad una nuova sfida.
Vogliamo rendere lo spazio una casa per le arti e per la cultura, portando avanti il nostro modello di gestione orizzontale ed inclusivo, al fine di ridare alla cittadinanza un luogo sopravvissuto all’incontrastabile trasformazione di Milano negli ultimi due secoli e mezzo e che ha tutte le potenzialità per diventare un punto cardine per il quartiere, ma anche per la comunità studentesca che ha frequentato LUMe in questi anni.

 

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