LUMeSuono | Finister – 9 marzo @ LUMe

9 marzo, ore 22 @ LUMe, viale Vittorio Veneto 24.

🕘 Inizio concerto ore 22:30
📍 Viale Vittorio Veneto 24 (lato parco)
🚋 M1 Porta Venezia / M3 Repubblica / Passante Repubblica / 9, 33, 1
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LUMe sarà aperto dalle 18 e 30 per: Labbra e Flirt // LUMe Teatro!

🥁 FINISTER
L’attuale nucleo della band nasce nel 2012 con l’uscita dell’EP “Nothing is Real.”.
Nel 2015 esce il primo album “Suburbs Of Mind” per Red Cat / Audioglobe prodotto da Guido Melis (Underfloor / Diaframma)
L’album è apprezzatissimo dalla critica per la capacità di unire irruenza adolescenziale e maturità musicale.
La band ha condiviso il palco con artisti come: THE KOOKS, PRODIGY, MANU CHAO, MOTORHEAD, MARCO MENGONI, SALMO, MOTTA, IRENE GRANDI ed ha collezionato esperienze live in Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Olanda, Belgio e Serbia.
Nel 2017 i Finister iniziano a lavorare al loro secondo album, ‘Please, take your time.’ ( Red Cat / Audioglobe ) scritto e registrato tra Inghilterra, Francia e Italia; uscito il 19 ottobre 2018.
Il secondo lavoro della band nasce tra la più frenetica vita metropolitana e la chiusura nel proprio universo mentale; la ricerca sonora, questa volta razionale e nervosa, aperta a tutte le strade musicali, incontra una scrittura intima e più minimalista che in passato.
Proprio questa apertura sonora ha conquistato HOWIE B, già producer triphop di star internazionali come U2, Bjork, Tricky e molti altri, che ha prodotto quattro brani del disco: gli altri quattro sono stati mixati dal duo Cangi-Giuliani, giovani Re Mida dell’underground fiorentino.

💡 A distanza di poco più di una settimana dall’uscita dal cinema Orchidea, abbiamo deciso di occupare un nuovo spazio in centro a Milano: l’ex Magazzino del Verde Pubblico, in viale Vittorio Veneto di fronte al civico 24, di proprietà comunale.
La storia dello spazio è misteriosa ed incerta, ma sappiamo che fu costruito intorno al 1789 all’interno di un progetto più ampio di embellissement della zona di Porta Orientale (ora porta Venezia) dell’architetto Giuseppe Piermarini e che serviva come magazzino per la manutenzione delle aiuole, dei boschetti e delle siepi che decoravano i Bastioni, una volta venuta meno la loro funzione militare. Sopravvissuto al piano Beruto, che nel 1884 cominciò lo spianamento dei Bastioni milanesi, e al fascismo, che terminò quest’opera folle nel 1931, le ultime notizie sull’utilizzo dello spazio risalgono alla Fiera Campionaria del 1920, organizzata dal sindaco Caldara proprio sui Bastioni. Nel 2016 il magazzino è stato oggetto di un progetto di recupero teorico del dipartimento di Design degli Interni del Politecnico, al quale purtroppo non ne è seguito uno pratico. E’ stato riaperto al pubblico per pochi giorni ad aprile 2017, in occasione di Porta Venezia In Design.
Il collettivo LUMe continua quindi la sua opera di denuncia relativa all’abbandono degli spazi storici privati e pubblici, iniziata tre anni fa con l’occupazione e il recupero dello stabile bramantino di Vicolo Santa Caterina ⅗, proseguita con il Cinema Orchidea e giunta ora ad una nuova sfida.
Vogliamo rendere lo spazio una casa per le arti e per la cultura, portando avanti il nostro modello di gestione orizzontale ed inclusivo, al fine di ridare alla cittadinanza un luogo sopravvissuto all’incontrastabile trasformazione di Milano negli ultimi due secoli e mezzo e che ha tutte le potenzialità per diventare un punto cardine per il quartiere, ma anche per la comunità studentesca che ha frequentato LUMe in questi anni.

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