Saverio Saltarelli. Una vittima della strategia della tensione – 12 dicembre

Il 12 dicembre del 1970 Saverio Saltarelli venne ucciso da un lacrimogeno sparato da un reparto dei carabinieri ad altezza uomo, per disperdere un corteo organizzato da alcuni circoli anarchici insieme al Partito Comunista Internazionalista.
All’epoca non era permesso scendere in piazza per dire che alla Banca Nazionale dell’Agricoltura la strage era di Stato per mano fascista e che Giuseppe Pinelli era stato assassinato nei locali della questura di Milano, anzi, la repressione nei confronti dei militanti dei movimenti di lotta di quegli anni fu durissima e particolarmente accanita nei confronti di Pietro Valpreda. L’unica pista che si seguiva era quella anarchica, mentre lo Stato depistava e copriva i veri assassini che alla fine si scoprì essere i fascisti di Ordine Nuovo.
La figura di Saverio Saltarelli è legata alla pianificazione della strategia della tensione pensata molti anni prima, per questo come ogni anno Memoria Antifascista in occasione del corteo del 12 dicembre, ricorda il compagno Saverio Saltarelli portando una corona alla targa posta in Via Bergamini angolo Via Larga. L’appuntamento è in Piazza Cavour alle ore 18,30 per chi vuole venire con noi in corteo, oppure, davanti alla sua targa intorno alle ore 19,30.
(Nella foto la manifestazione del 15 dicembre 1970 contro le violenze delle forze dell’ordine, alla quale parteciparono 50.000 persone)

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