Tacoma + Marat | LUMeSuono – 12 ottobre
12 ottobre, ore 22 @ LUMe, viale Vittorio Veneto 24.
💡 RITORNA LUME SUONO 💡
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🕘 Inizio concerto ore 22:00
📍 Viale Vittorio Veneto 24 (lato parco)
🚋 M1 Porta Venezia / M3 Repubblica / Passante Repubblica / 9, 33, 1
🎟 Offerta consigliata 3 €
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I Tacoma nascono in una giornata qualunque del 2017, siamo in primavera inoltrata, a Bologna e il tasso di umidità rende l’aria sempre più greve. Michela, futura chitarrista- cantante della band, già attiva alle sei corde con la storica formazione ska-rocksteady Le Birrette, ha voglia di intraprendere un itinerario parallelo a quello della musica in levare. Ne parla con un bassista, Emilio, col quale condivideva dischi e concerti da qualche settimana, l’idea diventa sostanza quando alla coppia si aggiunge Nunzio, batterista eclettico e polistrumentista all’occorrenza, che aveva già suonato con Emilio in qualche occasione. La musica dei Tacoma nasce in una sala prove bunker nel centro di Bologna, dalle suggestioni musicali, letterarie e cinematografiche del trio. Tacoma è una città dello Stato di Washington, ma è anche un luogo immaginario, fatto di pop acido, minimalismo, lo fi, Velvet Underground, Yo la Tengo, Vaselines, The Shins. A ottobre del 2018 registrano il loro primo EP ‘A Solid Waste of Space’, in presa diretta al Kitchen Studio3 di Bologna. Nel 2019 pubblicano il loro primo video (In the Crowd) e alla formazione si aggiunge Serena (cori, percussioni e tastiere).
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Marta Lucchesini, in arte Marat, è un’esplosione di vitalità nei suoi vent’anni: esuberante, curiosa, giocosa, inquieta, timida, idealista. Nella sua voce e nella sua musica, tra leggerezza e punti di vista forti, c’è lo spessore di una cantautrice e musicista che ha iniziato prestissimo a esibirsi nei club. A 14 anni è parte di una band prog e a 17 anni fonda il duo acustico-elettronico ShareHazard con il quale apre il concerto di Riccardo Sinigallia.
Con il suo EP “Le Facce”, per la produzione artistica di Luca Bellanova, fa il suo debutto discografico nel 2017. È una raccolta di canzoni scritte nei primi anni, tra fantasie e appunti di vita, che include il brano “Urgenza Particolare” con il quale si fa notare nel 2015 ed è finalista al Premio De Andrè.
Il suo sound mescola negli anni sempre influenze diverse, dal cantautorato anni ’60 -’70 a quello più moderno di Bersani, Silvestri, i Dimartino, Giovanni Truppi e La Rappresentante di Lista, tra tracce elettroniche e il gipsy/folk popolare romano.
Negli ultimi anni ha calcato moltissimi palchi e consolidato il suo progetto incontrando e contaminandosi con tanti cantautori, cantautrici, band, autori. Al momento al lavoro al suo primo album full-lenght che conserva l’anima live e gipsy delle sue prime canzoni con l’aggiunta di una ricerca elettronica iniziata con gli ShareHazard e proseguita negli anni di studio al Conservatorio.