Un tetto per la Kascina – Crowdfunding
La Kascina Autogestita di Bergamo si trova in difficoltà: oltre all’ordinanza di sgombero ancora pendente, i lavori apportati dal Kollettivo alla struttura hanno bisogno di sostegno, in modo da garantire un futuro alle diverse attività.
“La nostra riflessione ed il nostro agire politico valorizzano percorsi che producono reale autodeterminazione, sia per i singoli che per la collettività; imprescindibile è l’uguaglianza, la redistribuzione del valore e l’assenza di subordinazione.”
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Kascina Autogestita Popolare Angelica “Cocca” Casile
Siamo un gruppo di ragazzi compresi tra i 19 e i 33 anni di età, alcuni studenti, altri lavoratori e altri ancora disoccupati o con un lavoro precario. Alcuni di noi vengono da percorsi politici differenti, altri si trovano per la prima volta a trattare temi politici. Non siamo collegati a nessun partito, sindacato, comitato od associazione, per questo l’appellativo di Collettivo “Autonomo” . Siamo riconducibili ad un pensiero politico in cui ogni membro esprime i propri ideali all’insegna del rispetto reciproco, fermamente convinti/e nelle capacità e potenzialità dell’autogestione, consci del fatto che la libertà del singolo finisce dove comincia quella altrui; centrale è l’approfondimento di tematiche quali l’antirazzismo, antisessismo e antifascismo.
La nascita di Cascina Ponchia è stimata attorno agli inizi del 1900. Attualmente lo stabile è di proprietà comunale, e fino al 2003 è stato un convento di suore, altri mezzi progetti hanno cercato i natali, ma sono stati spostati o mai partiti. Successivamente l’amministrazione comunale ha deciso di inserire Cascina Ponchia nel piano di alienazioni dei beni comunali, mettendo all’asta per ben due volte lo stabile, tentativo andato a vuoto.
Il 13 dicembre 2013 lo stabile viene occupato dal Kollettivo Autonomo Popolare, ed il 10 febbraio 2014 viene presentato ed approvato in consiglio comunale lo sgombero e la successiva messa all’asta dello stabile. Nell’ottobre 2015, grazie al nostro operato politico, Cascina Ponchia viene tolta dal piano delle alienazioni e destinata ad uso sociale.
Adesso la Cascina si trova in difficoltà: oltre all’ordinanza di sgombero ancora pendente, i lavori apportati dal Collettivo alla struttura hanno bisogno di sostegno, in modo da garantire un futuro alle diverse attività.
Campagna: “Un Tetto per la Kascina!”
La Cascina costituisce una pre-esistenza edilizia di matrice rurale, con un certo pregio architettonico rilevabile in alcuni particolari, tra cui la presenza di affreschi nella facciata, la finestra ad arco ed i solai a volta presenti in alcuni ambienti al piano terra.
La struttura è sviluppata su tre piani: i primi due sono completamente utilizzati per tutte le attività del Collettivo, così come anche il giardino, per un’area complessivamente qu antificabile in 700 mq. Tutto il secondo piano invece non viene utilizzato e ne viene impedito l’accesso per deficit strutturali.
In questi cinque anni si è reso necessario ristrutturare l’edificio con diversi lavori sulla struttura della Kascina, per poterla utilizzare dopo anni di abbandono e incuria.
L’edificio ha quasi un secolo di storia alle spalle, ma purtroppo negli ultimi tempi un grosso problema potrebbe compromettere le attività del Kollettivo: il tetto! Nonostante i nostri interventi, ora dobbiamo affrontare grossi lavori di ristrutturazione causati da un grande buco, il quale crea infiltrazioni con conseguenti problemi strutturali.
I lavori, svolti e totalmente finanziati dal Collettivo, sono stati:
- ristrutturazione ed agibilità di tutti i tre servizi sanitari dell’immobile;
- sostituzione degli infissi di vetro rotti con pannelli di legno;
- riallacciamento della corrente elettrica tramite regolare contratto;
- ripristino di 2 stufe a legna ed acquisto di stufe a gas per il resto dei locali;
- perizia sulle condizioni del tetto ;
- pulizia e potature delle aree verdi, con aggiunta di un albero;
- collocazione di boiler per l’acqua calda ;
- Imbiancatura dei locali e decorazione delle pareti da parte di diversi artisti affermati, che hanno apposto graffiti di vario genere
Progettualità politica e incontri culturaliIl cuore delle attività del Collettivo all’interno e all’esterno della Cascina è la produzione di iniziative politiche, spesso intrecciate con un percorso culturale e sociale. La nostra riflessione ed il nostro agire politico valorizzano percorsi che producono reale autodeterminazione, sia per i singoli che per la collettività; imprescindibile è l’uguaglianza, la redistribuzione del valore e l’assenza di subordinazione.L’orizzonte è la trasformazione politica, culturale e sociale del reale, in chiara opposizione a chi semina odio, discriminazione e violenza. All’interno della struttura organizziamo presentazioni di libri/documentari/mostre a cui leghiamo dibattiti ed approfondimenti; all’esterno costruiamo rete sociale con il quartiere ed altri soggetti cittadini e non, al fine di portare le iniziative citate in luoghi altri, organizzando momenti aggregativi, presidi e manifestazioni politiche.Ospitiamo inoltre in modo continuativo l’assemblea del Collettivo Underground, in quanto fermamente convinti che lasciare spazi ad altre esperienze diverse dalla nostra possa aiutare a crescere e maturare, restituendo autonomia; saltuariamente ospitiamo assemblee cittadine o di altri progetti come Bergamo Antifa United (squadra di calcio popolare), APE bergamo (associazione escursionistica), Brigate Solidarietà Attiva (rete di mutualismo), Progetto 20K (sostegno al transito delle persone migranti), CSA Pacì Paciana e Bergamo Migrante Antirazzista. Teniamo a sottolineare che solamente aver riaperto uno spazio abbandonato è un forte gesto politico , tipico delle nostre corde; inoltre, la costruzione di eventi sociali e culturali accompagna la progettualità politica. Qualsiasi attività e comportamento deve rispettare le attitudini della Cascina e del quartiere
Per continuare a portare avanti il più a lungo possibile questi progetti abbiamo bisogno del vostro aiuto!Ecco altre attività con finalità sociali, formative, politiche, culturali e di autosostentamento che escono dalle logiche del mero profitto, ma vogliono restituire alla collettività un valore aggiunte:
- Pranzi e cene popolari , per costruire aggregazione sociale accessibile a tutti e tutte con modalità egualitarie.
- Feste nella piazza del quartiere, animare il contesto in cui ci troviamo è fondamentale per costruire relazioni virtuose ed affrontare i problemi materiali del quartiere.
- Musica live, offrire la possibilità a gruppi emergenti di usufruire degli spazi della Cascina per organizzare concerti, al di fuori della politica strettamente economica proposta da una parte dei locali.
- Rassegne cinematografiche, attraverso il laboratorio CineKap è possibile proporre presentazioni e rassegne, proiettandole nella sala adibita a cinema
- Ciclofficina popolare, un laboratorio dove imparare ad aggiustare la propria bicicletta in modo autonomo, grazie all’aiuto di volontari.
- Barbiere popolare, dare spazio a chi vuole accumulare esperienza nel settore mettendo a disposizione personale qualificato, su base volontaria.
- Bar e area relax, contribuisce totalmente alle entrate economiche del Collettivo, spazio libero che contorna le varie iniziative, dando luogo a momenti di convivialità privi di oppressione.
- Biblioteca/aula studio, luogo di libera informazione e confronto .
- Fisioterapia , momento dedicato ai bisogni fisioterapici del quartiere, con neo-laureati.
- Sportello lavoro , incontri pubblici sul tema del lavoro, formazione e consulenze su contratti e diritti.
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