“Grido Muto” e assemblea: Non Una di Meno Milano contro la violenza di genere

MERCOLEDì 7 ALLE H.19.00 IN PIAZZA CASTELLO, a MILANO!
* H.19 ACCOGLIENZA E FLASH MOB “GRIDO MUTO”: porta il tuo panuelo e la tua voce, contro la violenza maschile sulle donne e di genere
*H.19.30 INIZIO ASSEMBLEA
Odg in costruzione:
– presentazione di Non Una Di Meno
– 28 Settembre – giornata mondiale per il diritto all’aborto libero sicuro
– Fuoriuscita e prevenzione dalla violenza di genere
– sfera internazionale e transnazionale: compagne in arrivo dalla Striscia di Gaza-Palestina
– invito al festival antirazzista Abba Cup 2022
– aggiornamenti
E’ difficile trovare le parole per esprimere la rabbia per l’ondata di violenza di genere (ma anche razzista, abilista, classista ecc) che ha caratterizzato le ultime settimane e mesi. Femminicidi, stupri e aggressioni contro le donne e le persone queer si sono susseguite continuamente durante questa estate, passando come fatti di cronaca abituali. La violenza di genere ha fatto il paio con quella razzista, abilista e classista.
Il feroce attacco ai nostri corpi è sempre più feroce, dall’altra questo si accompagna ad una progressiva riduzione dei diritti, che sempre di più diventano privilegi.
Assistiamo disgustate a una campagna elettorale in cui,
Sul piano nazionale, di fronte a una destra che contrasta apertamente l’aborto,il resto dello schieramento che al massimo
propone di applicare la legge 194 (senza dirci come intendono superare i
problemi dell’obiezione di coscienza): vogliamo organizzarci perché il 28 settembre, giornata mondiale per l’aborto libero, sicuro e gratuito diventi una data chiave per riprendere l’importanza del tema Interruzione volontaria di Gravidanza è della giustizia riproduttiva. Pretendere #moltopiudi194.
Allargando lo sguardo oltreconfine ci rendiamo conto che l’ondata di violenza sistemica ha purtroppo un epicentro molto più ampio e diffuso.
Negli USA cancellano di fatto il diritto all’aborto, in Serbia il governo ha deciso di annullare l’Europride per le minacce dell’estrema destra, in Ungheria Orban critica un’istruzione che sta diventando “troppo femminile”, per dirne due degli ultimi giorni, da parte di alcuni inquietanti amici della candidata alla presidenza italiana. Alimentano la violenza, e la violenza risponde.
È difficile trovare le parole, ma vogliamo trovarle e ritrovarci insieme, a partire dai corpi, dalle pratiche, dal nostro orizzonte di lotta e desiderio transfemminista.
Mercoledì 7 settembre torniamo!
Ci incontriamo alle 19.00 in Piazza Castello, dove una giovane donna ha dovuto affrontare una violenza sessuale, perché se toccano unx toccano tuttx e perché vogliamo dirlo chiaramente, reclamando lo spazio di questa città, espugnando ogni luogo che ha visto violenza.

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