Spagna: una nuova legge sul consenso
Dopo l’ennesimo stupro e le numerose maree femministe, arriva una nuova legge sul consenso.
A seguito delle ondate di proteste avvenute in Spagna per la sentenza sull’episodio di stupro avvenuto a Pamplona, il governo di Sanchez propone una nuova norma che prevede il consenso esplicito: se una donna non dice espressamente “sì” al rapporto sessuale si tratta di violenza.
Se la Spagna approverà la legislazione proposta, entrerà a far parte della minoranza di paesi europei che riconoscono il sesso senza consenso come stupro, seguendo le orme di della Svezia, del Regno Unito, dell’Irlanda, della Germania, dell’Islanda, del Belgio, di Cipro e del Lussemburgo.
Sono ancora troppi i paesi che non riconoscono la violenza e sono ancora troppi gli uomini che si sentono in diritto di stuprare una donna per far prevalere la loro supremazia maschile.
I movimenti femministi continuano da anni la loro, la nostra, battaglia contro le differenze, le discriminazioni e le violenze.
Sì, è la nostra battaglia, nessuno escluso.
É diritto di una donna poter camminare per strada senza sentirsi a disagio, senza aver paura, è suo diritto vestirsi come le pare senza essere accusata di provocare.
É dovere di un uomo rispettare la donna in quanto persona, non è suo diritto commentarla o fischiarla se le passa accanto, è suo dovere rispettare la volontà o meno di avere un rapporto sessuale.
Sembra scontato ma non lo è. Tutto questo accade continamente nella nostra socità maschilista e patriarcale.
Non ci sono ancora abbastanza leggi che riconoscono le violenze e gli abusi e ci sono ancora troppi gli uomini che non capiscono il significato della parola “NO”.
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