#DefendVaralli: diretta dal presidio di solidarietà!

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h 18.13

Il presidio sotto il Varalli s’è sciolto da pochi minuti. Gli studenti della scuola al termine dell’iniziativa, di concerto con i compagni dei collettivi delle diverse scuole di Milano che hanno portato la loro solidarietà, hanno deciso di promuovere un’assemblea di tutti gli studenti per Venerdì, rilanciando in questo modo la lotta contro l’assurda repressione che sta cercando di metterli a tacere. Seguiranno aggiornamenti!

h 17.39

A testimonianza del clima che regna nella scuola alcuni minuti fa la Preside pensava di uscire ma avendo visto gli studenti nell’atrio ancora in attesa ha pensato bene di fare dietrofront e di risalire nel suo ufficio dove s’è barricata all’interno. Alla faccia del dialogo!

h 17.30

Le notizie al termine dei consigli di classe sono sconvolgenti: sarebbero circa 20 gli studenti sospesi per 15 giorni in quanto ritenuti “promotori” dell’occupazione! Ad altri 15 circa i giorni di sospensione comminati sono invece “solo” 14! In totale circa 35 provvedimenti, presi da consigli di classe in cui di fatto agli studenti non è stato permesso a volte nemmeno di partecipare, sicuramente di motivare le proprie scelte.

h 16.30

Il presidio inizia a gonfiarsi nei numeri: sono quasi cento gli studenti che stanno attendendo le comunicazioni da parte dei vari consigli di classe nell’atrio esterno della scuola. La situazione è paradossale e inquietante: la Digos è appostata all’interno dell’istituto e alcuni agenti in borghese addirittura si sono improvvisati “portinai”, decidendo chi secondo loro può entrare o meno a scuola (e in alcuni casi impedendo l’accesso anche a studenti del Varalli!).

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15.10

Deve ancora iniziare il presidio indetto dagli studenti del Varalli contro i provvedimenti disciplinari minacciati dal Preside e dai professori della scuola nei confronti di decine di studenti “colpevoli” d’aver promosso l’occupazione della stessa settimana scorsa.

I consigli di classe, convocati sulla base della proposta di 15 giorni di sospensione (in modo da comportare automaticamente il 5 in condotta e la conseguente bocciatura) sono stati anticipati e alcuni si sono già conclusi.

Le prime notizie sono gravissime: due studenti sarebbero stati sospesi per 14 giorni, ovvero uno solo in meno della bocciatura automatica. Chiaro il senso di questa manovra: di fatto gli studenti in questione vengono posti sotto una spada di Damocle, un vero e proprio ricatto che li vuole mettere nella condizione di essere, da ora sino alla fine dell’anno, costantemente sul filo del rasoio. Di fatto è un provvedimento palesemente politico e disciplinante. I consigli di classe tra l’altro, svolgendosi in anticipo, hanno ancor di più di quanto non fosse già previsto impedito l’accesso agli studenti a poter partecipare agli stessi, rendendo ancor più palese come si tratti di strumenti completamente nelle mani dei professori e in nessun modo a favore o anche solo utili per gli studenti.

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