StayZam: Dopo lo sgombero sotto il comune
“Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”
Gli spiderman che hanno resistito allo sgombero di zam sono tornati in azione.
Avevano annunciato, lasciando via Olgiati 12, che la giornata non sarebbe finita.
Primo appuntamento del pomeriggio alle quattro in Porta Genova e poi alle sei sotto Palazzo Marino, sede del Comune di Milano.
Da Porta Genova si sono mosse in corteo più di 150 persone. Arrivati sotto Palazzo Marino i sostenitori di ZAM hanno cercato di entrare in Comune per fare assemblea. Non avendo più uno spazio volevano entrare nella “casa di tutti i milanesi”, anche per stimolare una risposta del sindaco sullo sgombero dell’esperienza occupata il 29 gennaio 2011.
Il senso di ragno non si sbaglia mai: ancora una volta il silenzio, ancora nessuno spazio.
Un nutrito gruppo di poliziotti e carabinieri ha impedito ai manifestati di avvicinarsi all’ingresso del Comune.
Ci sono volute tre cariche delle forze dell’ordine per far arretrare la determinazione della piazza.
Come nei più banali epiloghi delle storie tristi è poi arrivato il comunicato del sindaco Pisapia che vaneggiando di legalità, prepotenza e violenza condanna il tentativo di ZAM di entrare a Palazzo Marino.
Governano la città come amministratori di condominio, ma questo è ormai risaputo a Milano.
Di fronte alla molteplicità e al valore delle esperienze autogestite agitano bandi e legalità, ma questo è ormai scontato.
Forse non ci si aspettava l’uso del manganello per gestire una ricchezza della città come se fosse un problema di ordine pubblico.
Impauriti dalle botte? neanche per sogno! A dire il vero neanche troppo stupiti. Che il governo della città fosse incapace di prendersi resposabilità è noto. Oggi però Pisapia ha gettato la maschera. Non solo non è cambiato nessun vento, ma ci vediamo riproposte le solite pratiche di rifiuto del dialogo con chi non rispetta “le regole imposte dall’alto”.
Non esiste dialogo che non sia fatto a forma e condizione del Comune.
Nessuna dichiarazione pubblica su autogestioni, spazi occupati ed esperienze di attivazione dal basso.
Nessuna critica alla logica di Expo.
Nessuno spazio per arte, musica e cultura.
Il governo del nulla.
Non è più il tempo, per noi, di cercare dialogo e confronto, ora dovrete incontrarci per forza, perché saremo nelle strade e nelle piazze della nostra città: sentirete presto ancora la nostra voce, forte e chiara, che reclama spazi, e diritti.
STAY ZAM – I sogni continuano: una nuova occupazione ci farà prendere una piccola parte di quello che ci viene giornalmente tolto non solo dalla governance finaziaria ma anche dal Comune di Milano.
Oggi abbiamo mostrato il lato della determinazione del sogno e delle idee.
Abbiamo resistito in maniera attiva allo sgombero, abbiamo provato a entrare a Palazzo Marino e resistito alla violenza dei servi del potere.
Ma oggi abbiamo anche pianto la scomparsa di Don Andrea Gallo, un compagno di mille battaglie, un uomo che ha capito che la pratica dell’autogestione è il miglior modello di crescita personale e collettiva, capace di combattere i mali della società moderna e liberarci dai soprusi dei potenti.
Ci mancherai Andrea, ma porteremo sempre dentro il cuore il tuo coraggio e il tuo insegnamento.
Prossimo appuntamento: sabato 25 Maggio, ore 15.00 piazza Cavour, per il corteo BANDITI A MILANO – RECLAIM THE SPACE, perchè l’autogestione deve poter esistere e non solo resistere
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