Sull’Anpi dalla famiglia Garufi

In questi giorni frenetici e convulsi, in questi due mesi e nove giorni in cui Niccolò è stato rinchiuso in carcere a San Vittore, tanti sono stati i messaggi di solidarietà che ci hanno confortato. Tra i tanti è stato molto importante per noi quello della sezione Anpi di Bussoleno, Foresto e Chianocco. Da sempre tutta la nostra famiglia è iscritta con orgoglio all’Anpi e sentire la solidarietà e la vicinanza di altre sezioni ci ha ricordato e ha reso tangibili i valori sui quali l’associazione si basa, i valori dell’antifascimo

Purtroppo questo bellissimo gesto di condivisione è nato da un fatto triste e inopportuno: da un funzionario provinciale affiancato da un funzionario dell’Anpi milanese è stata convocata una riunione della sezione Vigentina di Milano senza odg, interpretata dai membri del direttivo come “indicazioni per il 25 aprile”.  In quell’occasione è stata comunicata la volontà di  sospendere il rinnovo dell’iscrizione di Niccolò  in base all’articolo 27 dello Statuto. Questa decisione non risulta presa da nessun organo superiore, nè appare come il frutto di una decisione collettiva, ma rimane un gesto quantomeno indelicato. Ad oggi, però, non risulta nessun provvedimento nei confronti della famiglia.

Siamo, intanto, onorati e commossi dalla decisione dell’Anpi di Bussoleno di aver concesso la tessera ad honorem a Niccolò.

 

 

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Una risposta a “Sull’Anpi dalla famiglia Garufi”

  1. sabino ha detto:

    Esprimiamo la massima solidarietà alla famiglia Garufi a Niccolò e a tutti gli antifascisti e no-tav ancora rinchiusi nei carceri italiani. A fianco delle popolazioni valsusine ora e sempre resistenza.

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