WIKISTRIKE!

Venerdì 5 luglio 2018 il Parlamento europeo, in seduta plenaria, sarà chiamato ad approvare la direttiva “sul diritto d’autore nel mercato unico digitale”. Una delle proposte prevede la possibilità per gli editori di chiedere il pagamento per l’uso di brevi frammenti di testo. I siti web, a scopo di lucro, che ospitano principalmente contenuti pubblicati dagli utenti dovranno adottare misure “efficaci e proporzionate” per prevenire la pubblicazione non autorizzata di contenuti protetti da copyright. L’approvazione della direttiva è sostenuta da editori, gruppi di media e case discografiche.

Con il nuovo regolamento europeo inizierà così la c.d. “guerra ai meme” in quanto il 99.9% delle immagini ironiche che circolano sui principali social network hanno come base un’immagine protetta da copyright e secondo la direttiva saranno censurate dagli algoritmi dei siti web.

Il 26 aprile 2018, 145 organizzazioni nei settori dei diritti umani e digitali, della libertà dei media, dell’editoria, delle biblioteche, delle istituzioni educative, degli sviluppatori di software e dei fornitori di servizi Internet hanno firmato una lettera di opposizione alla legislazione proposta.

Pubblichiamo il comunicato della “comunità di Wikipedia” con cui indicono the wiki’s strike:

Cara lettrice, caro lettore,

Il 5 luglio 2018 il Parlamento europeo in seduta plenaria deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di Internet.

Anziché aggiornare le leggi sul diritto d’autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell’informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all’accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere.

La proposta ha già incontrato la ferma disapprovazione di oltre 70 studiosi informatici, tra i quali il creatore del web Tim Berners-Lee, 169 accademici, 145 organizzazioni operanti nei campi dei diritti umani, libertà di stampa, ricerca scientifica e industria informatica e di Wikimedia Foundation.

Per questi motivi, la comunità italiana di Wikipedia ha deciso di oscurare tutte le pagine dell’enciclopedia. Vogliamo poter continuare a offrire un’enciclopedia libera, aperta, collaborativa e con contenuti verificabili. Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l’attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia, a partire dall’abolizione degli artt. 11 e 13, nonché l’estensione della libertà di panorama a tutta l’UE e la protezione del pubblico dominio.

La comunità italiana di Wikipedia

per maggiori informazioni sull’argomento:

How Europe’s GDPR became a meme

What is the GDPR and why should you care?

Andrea LUMe

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *