Il volto oscuro della tolleranza – da Stoccolma.

 Il 4 Agosto nel centro di Stoccolma, approfittando non a caso della settimana in cui la capitale svedese vive il Pride2012, la formazione di estrema destra inglese English Defense League ha deciso di organizzare una manifestazione dei movimenti islamofobi scandinavi. L’biettivo politico e´rilnaciare la causa anti-islam in Svezia, da sempre la nazione col maggiore estremismo di destra di tutta la Scandinavia, e continuare il consolidamento di quello che definiscono il ”Fronte anti-jihad”.

L´EDL rappresenta infatti una nuova tendenza nel panorama dell’estrama destra continentale: nata nel 2009 per iniziativa del milionario Alan Lake sul modello della Jewish Defense League (i gruppi di autodifesa anti-araba delle colonie israeliane), si contraddistinse subito per incentrare la sua azione, con manifestazioni decisamente violente, in contrasto all’immigrazione e alla cultura islamica, in nome della difesa della cristianità, entrando in aperta polemica con il mondo del neonazismo classico, riguardo a temi come l’omofobia e l’antisemitismo. Tutto ciò nel solco tracciato, negli ultimi cinque anni, con grandi successi elettorali in Olanda e nei paesi scandinavi, da partiti di estrema destra di nuova generazione (dal capostipite Partito della Libertà olandese del gay dichiarato Geert Wilders ai vecchi neonazisti ripuliti dei Democratici Svedesi del giovane yuppie Jimmie Åkesson), nuovi appunto perche´ autodefinitisi ”liberali” cioe´ indubbiamente xenofobi e islamofobi ma a sostegno dei diritti dei gay, della guerra al terrorismo di Bush e della difesa dello stato d´Israele.

 

L´ EDL ha da circa un paio d’anni iniziato a costruire una rete internazionale di movimenti simili e decisamente inclini all’azione diretta di strada. Due le grandi intuizioni dei nuovi crociati inglesi : la prima è stata sicuramente l’aver saputo coinvolgere nella sua vera e propria guerra anti-immigrazione islamica decine e decine di tifosi della nazionale di calcio inglese, non tentando di arruolare gruppi ultras organizzati di singole squadre ma lanciando il brand informale della English Defense League United Casuals. La seconda l’aver saputo inserirsi a pieno titolo, oggi quasi come suo braccio armato, nel fronte islamofobo europeo della nuova destra ”liberale”, rientrando a pieno titolo nel ICLA (International Civil Liberties Alliance), una vera e propria lobby anti-islam (presente in sedici paesi) e che va dal Tea Party USA a formazioni della destra radicale israeliana, da Wilders ad alcuni ex di Alleanza Nazionale, della Lega Nord o alle associazioni in ricordo di Oriana Fallaci in Italia. Sono infatti decine i ragruppamenti e le reti islamofobe, sorte dopo l’11 settembre, in tutto il mondo, ben raggruppate nel sito www.hopenothate.org.uk nel cui frontespizio appare, molto eloquentemente, Andreas Brevik (l´autore della strage di Utoya del 2011) e non a caso il logo delle English Defense League.

 

La startegia e´sempre la stessa: manifestazioni estremamente aggressive nelle strade, col supporto muscolare di gruppi di tifosi, ma anche ottimi contatti e manifeste simpatie nel mondo dei partiti islamofobi e addirittura in alcune frange estremiste della comunità ebraica internazionale e tra migranti di seconda generazione; un risultato decisamente notevole per degli ex neonazisti. Formazioni gemelle e federate sono quindi sorte in Norvegia, Svezia, Finlandia e Polonia; lo stesso Andreas Brevik, l’autore della strage di Utoya del 2011 era un membro, secondo la polizia, della Norway Defense League. L’incontro di Stoccolma rappresenta quindi una nuova tappa della costruzione e dell’organizzazione di una rete anti-islam e che vuole approfittare, con un forte senso della provocazione, della cosiddetta ”tolleranza di stato” svedese: non è infatti casuale la scelta di tenere una manifestazione pubblica nel centro di Stoccolma durante il Pride, cioe´durante un evento che rappresenta la piu’ importante festa della capitale svedese e che attraverserà, lo stesso giorno, la città con un corteo di più di ottantamila persone. Lo Stockholm Pride, una settimana di feste e spettacoli in tutta la città, è un evento a cui la società svedese tradizionalmente partecipa in massa: da ogni partito politico, alle organizzazioni lbgt della polizia e dell’sercito, dai sindaci all’ssociziaone dei religiosi protestanti gay. L’EDL e la sua divisione svedese vogliono quindi apertamente parlare e strizzare l’occhio al Pride, rivendicando la presunta giustezza delle posizioni anti-islam soprattutto dal punto di vista di genere e provando a giocare sulle ambiguità del movimento lbgt svedese, della chiesa protestante e della comunità ebraica in materia di islamofobia. Le uniche voci contrarie alla presenza del raduno islamofobo sono, infatti, giunte dai movimenti anarchici e autonomi di Stoccolma che hanno organizzato diverse manifestazioni e azioni dirette contro l’adunata fascista, con lo slogan di Stoppa EDL – Breiviks Fotsoldater ( ”Ferma lÉnglish Defense League, i sostenitori di Brevik”) che si pongono l’obiettivo dichiarato di impedire il concentramento dei fascisti inglesi e svedesi.

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