27 ANNI DI COMUNICAZIONE PER IL MOVIMENTO
Radio Onda d’urto si appresta a tagliare un nuovo importante traguardo: il 18 dicembre infatti saranno 27 anni di informazione, di comunicazione antagonista, di analisi critica non solo per comprendere l’esistente ma per trasformarlo. Un progetto ambizioso che abbiamo portato avanti con grandi difficoltà e fatiche, non senza limiti e lacune, ma mossi dal desiderio di batterci anche su questo piano per costruire un orizzonte ed un nuovo immaginario di liberazione.
Ventisette anni di mediattivismo libero, senza pubblicità e in totale autonomia dai poteri politici ed economici. Abbiamo cominciato in un periodo difficile, nel 1985 amplificando i primi fermenti di ripresa delle lotte dopo il periodo della grande repressione desertificatrice e del riflusso nell’individualismo dei primi anni 80, dando voce ai giovani che tornavano ad occupare scuole e centri sociali (anche a Brescia quell’anno ci si riappropria di uno spazio vuoto ed è la prima volta dall’esperienza del “fabbricone” del 1977) o agli antinucleari che dopo il disastro di Chernobyl iniziavano a organizzare i blocchi e le azioni dirette contro le centrali nucleari.
Oggi, con la crisi profonda del capitalismo e della propria rappresentanza politica, mentre la dittatura della finanza ed il neoliberismo impongono austerity e sacrifici a milioni di persone (il cosiddetto 99%) continuiamo a valorizzare le istanze dei protagonisti del conflitto sociale, dalle forme di resistenza operaia contro licenziamenti e cancellazione dei diritti acquisiti alle mobilitazioni per la casa e contro gli sfratti fino a chi lotta a difesa del territorio e dei beni comuni contro le nocivita’ ambientali; dal mondo della formazione in lotta alla rabbia di una generazione intera senza più presente né futuro, precaria nel lavoro e nella propria, intera, esistenza.
Non sappiamo se ci troviamo di fronte ad una fase di sconvolgimento totale dell’esistente; certo è che la stretta sulla vita delle persone di un sistema fisiologicamente ingiusto rivela ogni giorno di più le contraddizioni tra il miraggio del benessere occidentale ed i bisogni di chi vede la propria quotidianità interamente sussunta all’interno della mera sopravvivenza e riproduzione del capitale.
E’ evidente che un’importante battaglia di questo conflitto si combatte sul terreno della comunicazione: di fronte al coro univoco di istituzioni politiche e finanziarie che ancora ci raccontano “il migliore dei mondi possibili”, urgono le narrazioni di un presente e di un futuro tutti da scrivere.
In questo quadro ci sembra quanto mai centrale e vivo il ruolo della comunicazione libera come strumento di informazione, analisi, confronto critico e dibattito per problematizzare la realtà che viviamo e tracciare collettivamente, perchè la nostra radio è un’intera comunità d’Urto, i percorsi di una coscienza sempre maggiore dell’esistente che possa rivelarsi concretamente, trasformazione sociale. Sulla nostra emittente trovano spazio le notizie delle tante piccole grandi azioni quotidiane di resistenza alla crisi, di antirazzismo, di solidarietà, notizie che spesso vengono ignorate se non volutamente censurate dai media mainstream.
Radio onda d’urto inoltre non dimentica l’aspirazione internazionalista, raccontando le battaglie che in tutto il mondo i popoli oppressi portano avanti per liberarsi dallo sfruttamento e dalla povertà. Dalle rivolte nel Nord Africa alla resistenza del popolo Palestinese, dalle lotte per le risorse e per la tutela della salute dall’America Latina all’Africa. In questi anni abbiamo sviluppato una rete di corrispondenti che ai nostri microfoni si fanno testimoni e analisti delle vicende che accadono in ogni più remoto angolo del pianeta.
Ancora, nella sua crescita Radio onda d’urto ha saputo coltivare e sviluppare stimoli e proposte culturali, elaborando trasmissioni di letteratura, cinema, teatro, arte e spettacoli, con ospiti o con collaboratori capaci di socializzare i propri saperi che gestiscono direttamente le trasmissioni. Per non parlare dell’offerta musicale a tutto tondo, dai gruppi bresciani alle band di richiamo internazionale che popolano le nostre frequenze e spesso si materializzano sui palchi della nostra festa estiva.
Per festeggiare tutto ciò, per coinvolgere sempre più la comunità di ascolto grazie alla quale Radio onda d’urto si finanzia, abbiamo deciso di festeggiare questo 27esimo compleanno proponendo una serie di eventi di socialità che coinvolgono le zone storicamente a noi vicine della città, dal quartiere del Carmine dove abbiamo trascorso gran parte della nostra esistenza alla zona di via Milano dove si trova la nostra attuale sede, vicina al Centro sociale Magazzino 47, dal 1993 realtà a noi vicina e compagna di strada. Con l’auspicio che una parte sempre maggiore della città si avvicini a noi, ci ascolti e ci sostenga materialmente sottoscrivendo l’abbonamento.
Nella settimana radiofonica della campagna di autofinanziamento i consueti spazi di approfondimento saranno dedicati al dialogo ed al confronto aperto con gli ascoltatori.
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