Diaz: non ce l’aspettavamo.

Diciamocelo .
Non ce l’aspettavamo .
Non ci aspettavamo la sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato gli alti vertici della Polizia italiana per il massacro della Diaz .
In realtà, a ben vedere, sono stati condannati per falso .
Loro le firme sotto i falsi verbali di sequestro delle due molotov e delle armi improprie esibite trionfalmente il giorno dopo in Questura a Genova in una strana conferenza stampa in cui era impossibile fare domande .
Le due moltovo erano in realtà state trovate ore prima in Corso Itali .
aLe armi improprie prese da un cantiere presente nella scuola per opere di ristrutturazione .
Quelle armi servivano a giustificare l’ardita tesi che la Diaz fosse in realtà il quartier generale del Black Bloc ed a fornire una pezza d’appoggio alla mattanz .
aCondannati per falso dunque. Tutte le altre accuse sono volate via con la prescrizione .
Ed il reato di tortura in Italia, si sa, non esiste .
Di fatto, l’unico ad esserne uscito incolume, è l’ex-capo della Polizia Gianni De Gennaro. Un uomo buono per tutte le stagioni.. .
Non ce l’aspettavamo .
A confortare il nostro scetticismo c’era la decennale storia di questo paese .
Una storia di sangue versato e di totale impunità .
Per gli amanti della storia si potrebbe andare indietro alla medaglia d’oro assegnata da Re Umberto I al generale Bava Beccaris, massacratore di milanesi durante i moti del Maggio 1898 .
Ma se vogliamo parlare della storia repubblicana l’elenco è lunghissimo .
Si va dalle stragi commesse nel primo dopoguerra da parte della nuova polizia “democratica” del democristiano Mario Scelba. Stragi che hanno visto come vittime operai e contadini che chiedevano solo una vita più dignitosa e qualche diritto .
Ricordiamo per esempio la strage delle Fonderie Riunite di Modena del Gennaio ’50 quando la Polizia mitragliò un corteo operai causando 6 morti e 200 feriti .
Come dimenticare i morti di Reggio Emilia del Luglio ’60? Qualcuno ricorda la canzone? Giovanissimi operai che lottavano contro il governo del democristiano Tambroni sostenuto dai fascisti del MSI .
E poi le stragi di Avola e di Battipaglia a fine anni ’60. Perpetrate in un Meridione povero e disperato .
Inutile elencare le decine di ragazzi ammazzati negli anni ’70 .
Lacrimogeni in faccia, proiettili vaganti in pieno cuore, linciaggi a colpi di manganello, caroselli di jeep e camion, malori attivi di anarchici, sventagliate di mitra a posti di blocco e chi più ne ha più ne mett .
aSi calcola che la Legge Reale sull’ordine pubblico approvata nel 1975 per fronteggiare l’emergere della lotta armata (ma in realtà potentissima arma contro i movimenti) abbia fatto 625 morti in soli 15 anni .
Quasi mai pericolosi terroristi, ma quasi sempre persone normali o piccolissimi delinquenti .
Si potrebbero ricordare le torture somministrate ai brigatisti arrestati nei primi anni ’80, oppure, per arrivare ad anni più recenti le violenze della Polizia alla caserma Raniero di Napoli nel Marzo 2001 durante le contestazioni al Global Forum oppure il massacro dell’ospedale San Paolo di Milano la notte della morte di Dax la cui vergognosa sentenza di Cassazione che condanna i militanti antifascisti grida ancora vendett .
aMa anche in anni più recenti l’elenco di abusi è lungo: Marcello Lonzi, Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino, Gabriele Sandri, Giuseppe Uva, Stefano Cucchi .
Pochissime volte i colpevoli hanno pagato .
Una sentenza strana ed in qualche modo inattesa quella della Cassazione .
Che poi non è certo il carcere che molti di noi auspicavano .
Ma è come se, la verità, a noi ben chiara già nella notte del 21 Luglio 2001, ora avesse un foglio di carta in più a confermare la giustezza dei sentimenti di quei giorni .
Un foglio di carta da sventolare soprattutto contro i professionisti (?) dell’informazione che all’epoca parlarono di dura resistenza ad una perquisizione, di presunti pestaggi, di un aggressione a colpi di coltello contro l’agente Nucera e via con il consueto corollario di menzogne .
Quello che preoccupa è invece la sentenza del 13 Luglio .
La sentenza definitiva contro i manifestanti .
Una sentenza dove la complessità dei fatti del G8 rischia di essere fatta ricadere sulle spalle di 10 capri espiatori che rischiano pene detentive altissime .

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