L’università Statale censura l’incontro ”Parliamo di Palestina con Miko Peled”
L’Università degli Studi di Milano, nella figura della Presidente del comitato di Facoltà di Scienze Politiche Economiche e Sociali, ha comunicato questo pomeriggio agli studenti e alle studentesse del collettivo universitario “Fuori Luogo” la sospensione dell’incontro “Parliamo di palestina con Miko Peled”. L’università ha motivato tale sospensione per la coincidenza con la festività ebraica dello Yom Kippur.
Segue lettera della Presidente di Facoltà e il comunicato di risposta del collettivo Fuori Luogo.
🔴 UN INCONTRO APERTO A TUTTE E TUTTI SULLA PALESTINA CENSURATO DALL’UNIVERSITA’ 🔴
Domani 9 ottobre il collettivo universitario Fuori Luogo ha organizzato un’iniziativa nella sede di Scienze Politiche di via Conservatorio 7 dal titolo:
“Parliamo di Palestina con Miko Peled”. L’intenzione è quella costruire un confronto e un dialogo insieme a una figura rappresentativa della questione israelo-paestinese. Peled è infatti cittadino israeliano e figlio di un ex-generale sionista, sostenitore della causa palestinese e del BDS (campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele).
Quest’oggi abbiamo ricevuto una lettera da parte della presidente del Dipartimento di Scienze Politiche Economiche e Sociali in cui ci veniva comunicato che il nostro evento di domani sarebbe stato sospeso per la coincidenza con la festività ebraica dello Yom Kippur. Inoltre il sito ufficiale della comunità ebraica milanese ha pubblicato un articolo online in cui afferma che è inaccettabile che l’Università Statale di Milano dia spazio a momenti da loro percepiti come offensivi per la religione ebraica.
Noi riteniamo che i nostri eventi siano uno spazio aperto di discussione, senza però aver mai nascosto la nostra ben determinata analisi politica rispetto al conflitto e l’occupazione sionista. Il 23 maggio scorso durante la conferenza: “Nakba, il diritto al ritorno” il dibattito è stato arricchito dalla presenza di diversi punti di vista che hanno restituito un quadro globale e sfaccettato della complessa questione palestinese.
Rigettiamo con forza al mittente le accuse di veicolare disinformazione e trasmettere messaggi d’odio. Oltraggiare la fede altrui non rientra nel nostro immaginario né nel nostro agire politico, però non ci può essere negata una forte critica alla strategia militare espansionista e coloniale di Israele. Troviamo inquietante e significativo come sia ammessa con presunzione un’unica verità dei fatti, ossia quella proposta dallo stato israeliano. Questa è l’ennesima dimostrazione dei rapporti di forza totalmente sbilanciati verso la posizione sionista, che pretende di essere egemone nella narrazione proposta ed influenzare anche l’ambiente accademico.
Domani porteremo comunque in università la testimonianza di Miko Peled, non accettiamo minimamente l’annullamento di un’iniziativa autorizzata ed organizzata da mesi solo per qualche pressione esterna.
Interpretiamo questo come un atto politico da parte delle istituzioni universitarie oltraggioso verso chi promuove narrazioni alternative e indipendenti, come un’esortazione a non agire più attraverso i canali istituzionali.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare all’evento e supportare il regolare svolgimento dell’iniziativa. Ci vediamo in Via conservatorio 7 alle 14:30.
Nel caso ci fossero ulteriori novità ne daremo aggiornamento.
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fuori luogo Palestina Università statale Milano
Il rettore e il consiglio di facoltà si sono mostrati sudditi del capriccio sionista e non liberi e laici cittadini. E’ già successo a Roma, a Padova e in altre città. Una vergogna inaudita!
LURIDI VERMI