NO alla cementificazione del Pratone, SI ad una formazione uguale e degna per tutt*!

Ancora una volta, l’indifferenza del rettorato nei confronti dei propri studenti si manifesta con tutta la sua insopportabilità. Approfittando del vuoto estivo in città universitaria, il Consiglio d’Amministrazione approva la costruzione di una tensostruttura “provvisoria” (sappiamo bene quanto è facile che il provvisorio diventi definitivo alla Sapienza) sul “pratone”, lo spazio verde dietro al rettorato che da generazioni è considerato il luogo di incontro, di scambio, di socialità di centinaia di migliaia di studenti e studentesse del primo ateneo romano. La motivazione? Giurisprudenza va ristrutturata dalle fondamenta, ed è quindi necessario costruire nuove aule in ogni dove per rispondere all’emergenza.Sono anni che gli Studenti di Giurisprudenza vivono un disagio senza pari, sbalzati da una parte all’altra del perimetro cittadino della sapienza e non solo, in attesa della conclusione di lavori eterni che permetteranno il ripristino della normalità. Sono anni che denunciamo l’inefficacia del rettore Frati e del CdA a dare una risposta concreta e rapida a questa emergenza, continuando ad inventare soluzioni di ripiego che si trasformano regolarmente in uno spreco di (nostri) fondi, e in condizioni di studio per gli studenti inadeguate e spesso al limite dell’accettabile.

 

Ma questa volta, la fantasia di chi gestisce la Sapienza supera qualunque limite: per dimostrare ancora una volta che la vivibilità di un’università non è assolutamente un parametro importante e meritorio per un ateneo, a farne le spese è l’unico spazio verde e di socialità dell’intera città universitaria, che vede la costruzione di una sottospecie di “eco-mostro” in metallo e cemento con sprazzi di erbetta e che assumerà le fattezze di un tendone, forse per sottolineare come oramai, in questo ateneo, la formazione non sia nient’altro che un evento da circo. 

 

Così comincia il nuovo anno alla Sapienza, conclusosi con multe salatissime agli studenti che organizzavano eventi culturali, e ripartito con un aumento significativo delle tasse e la cementificazione del pratone. Fatto ancora più insopportabile se si pensa, invece, ai (sempre nostri) fondi che continuano invece ad essere investiti per la Scuola Superiore di Studi Avanzati della Sapienza, un polo d’eccellenza che attualmente consta di neanche 16 studenti (hanno dovuto prorogare le iscrizioni sino al 7 settembre perchè nessuno ne aveva fatto richiesta), e che però può usufruire di stanze per vivere gratuite (quando per gli altri non esistono sufficienti posti negli studentati) , esenzione dalle tasse universitarie (quando per gli altri si innalzano notevolmente), una borsa di studio di 1200 euro ( lì dove dopo la riforma Gelmini diminuisce notevolmente per gli altri il numero che può accedervi)  , e un’intera palazzina ristrutturata a corso vittorio, in pieno centro, piena di aule completamente deserte ed inutilizzate. Così, mentre gli studenti, oramai, di serie B (cioè il 99% degli iscritti alla Sapienza) sono costretti a studiare dentro tendoni da circo o in dipartimenti pericolanti e pericolosi, quelli di serie A possono avere diritto addirittura ad un’aula a testa, ovviamente pagate con i soldi degli altri. 

 

All’emergenza di Giurisprudenza, così come alle altre emergenze dell’ateneo, si può dare una sola risposta, che non prevede l’utilizzo di altri fondi (che potrebbero essere destinati a rafforzare il welfare universitario di tutti o a fare lavori di ristrutturazione veloci e adeguati) nè la devastazione dei luoghi di socialità della città universitaria: smetterla con le buffonate meritocratiche che assomigliano semplicemente a una nuova aparthaid della conoscenza, e destinare le aule della scuola superiore di studi avanzati (ancora praticamente inesistente) agli studenti che non hanno neanche  più un tetto sotto al quale poter studiare, nonostante i fiumi di soldi che versiamo in tasse ogni anno.

 

Non resteremo a guardare: basta sprechi, basta differenze tra studenti, basta scadenza delle condizioni di vivibilità dentro il nostro ateneo! Restate connessi, la mobilitazione non si farà attendere…

 

Assemblea di Medicina – la Sapienza, Roma.

 

http://www.facebook.com/notes/medicina-inmobilitazione/no-alla-cementificazione-del-pratone-si-ad-una-formazione-uguale-e-degna-per-tut/516728361686338

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http://www.unicommon.org/index.php?option=com_content&view=article&id=3740:sapienza-studenti-contro-il-rettore-parte-la-campagna-occupy-pratone&catid=88:rassegna-stampa&Itemid=282

 

 

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