Pasolini – Una mattinata movimentata
Una mattinata di lotta quella di oggi all’Istituto Tecnico Pasolini, una scuola di periferia al confine tra Lambrate e l’Ortica.
La giornata è iniziata con un presidio all’ingresso della scuola nel quale si è comunque deciso di lasciare l’ingresso libero. Nel giro di poco tempo, in via Bistolfi, si sono presentate due volanti della Polizia e la Digos. Agli agenti è stato spiegato il motivo della protesta.
Subito dopo è iniziata un’assemblea che ha visto una vasta partecipazione da parte degli studenti.
I motivi dell’agitazione vanno trovati in una circolare uscita ieri che regola in modo piuttosto rigido i ritardi. E’ stato deciso che le porte della scuola chiudano alle 8,10 precise per poi riaprire per un paio di minuti alle 8,18. Una modalità abbastanza strana per una scuola, che come il linguistico Manzoni, oltre a servire i bacini di Segrate e Città Studi è frequentata da moltissimi studenti-pendolari a cui può spesso capitare di tardare qualche minuto. Il rischio è che gli studenti ritardatari, di volta in volta, trovando le porte chiuse preferiscano tornare a case piuttosto che entrare (seppur in ritardo).
Gli studenti contestano quindi il fatto che una progressiva burocratizzazione della vita scolastica possa rendere il Pasolini più funzionale.
Il comunicato del COSP – Collettivo Studenti Pasolini
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