Un esempio calzante

Abbiamo visto in quest’ultima settimana una scuola di Milano, l’Agnesi, mobilitarsi e scendere in piazza con i caschetti da muratore per protestare mettendo in evidenza i problemi di struttura obsoleta e cadente nella quale si ritrovano a dover studiare.
Per capire realmente qual è la situazione in cui gli studenti di questa scuola si trovano, abbiamo ascoltato la testimonianza di Sara F, una studentessa dell’Agnesi che ci ha raccontato il percorso che ha portato il Kollettivo Indipendente Agnesi a muoversi all’interno dell’istituto e a partecipare alla manifestazione dell’11/11/11 insieme alle altre scuole di Milano.
-Due anni fa- ci spiega –Hanno spostato due intere sezioni in un altro istituto per permettere agli operai, mandati dalla provincia, di svolgere i lavori di manutenzione dell’edificio. Nonostante ciò all’inizio di quest’anno ci siamo trovati a dover andare in una scuola con vetri rotti, porte danneggiate o mancanti, controsoffitti cadenti che permettono alla pioggia di entrare e muri instabili che non presentano nessun tipo di isolamento termico.
Già ai primi di ottobre questo tangibile disagio si è palesato con una presa di posizione degli studenti che hanno simbolicamente occupato lo spazio antistante alla vicepresidenza per lamentarsi del freddo e non solo. Successivamente, i ragazzi, ritrovatisi in collettivo, confrontandosi e discutendo hanno indetto un’assemblea autogestita spinti da sincera paura per quello che sta accadendo. Ci siamo dunque mobilitati e siamo intenzionati ad andare avanti finché chi ci governa non smetterà di ignorare la nostra situazione continuando a tagliare i fondi per la pubblica istruzione.-
La testimonianza che abbiamo appena ascoltato è solo un esempio della situazione in cui si trovano molte scuole di Milano e di tutta Italia.
Gli studenti dell’Agnesi, con questa protesta hanno portato all’attenzione comune quella che è una problematica di tutto il sistema di istruzione pubblica. È da anni infatti, che studiare in sicurezza è diventato un privilegio e non un diritto.

 

Rete Studenti Milano

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