Jabil: è allarme sgombero. Insieme contro il modello “sorridi e specula”

Sembra incredibile, eppure è così. Solo pochi giorni fa, il 23 luglio, si è tenuto presso il Comune di Cassina de’ Pecchi un incontro tra Nokia – Siemens (la parte di ricerca a cui Jabil è collegata) e le istituzioni.

Da questo incontro è scaturita la volontà del governo di prendersi carico del caso e di preparare quindi un nuovo progetto per l’area, e il Comune ha promesso che avrebbe redatto un documento sull’uso industriale dell’area.

Ebbene, arriva in maniera sconcertante la notizia dello sgombero.

L’operazione avverrà con molta probabilità in questi giorni, l’allerta scatta da stanotte.

L’indicazione è dormire nella fabbrica o presentarsi ai cancelli la mattina prestissimo, in modo da fermare l’intervento delle forze dell’ordine, questa volta tutori della speculazione.

Jabil può e deve continuare a lavorare.

La fabbrica è produttiva e i mesi di lavoro durante l’occupazione lo dimostrano.

Non è una storia fuori moda, non è una storia di lotte operaie lontane.

Succede oggi, e sposa perfettamente il nuovo spirito che non vuole dirittti sul lavoro e che, mentre propoganda precarietà, toglie l’esistenza a chi ancora si poteva salvare.

Supportiamo la lotta della Jabil, perchè non si deve essere operai per sentire l’ingiustizia addosso.

Supportiamo la Jabil, perchè dietro ci sono famiglie e singoli che devono continuare a lavorare, soprattutto oggi che non ci sono garanzie.

Supportiamo Jabil, perchè il modello “Sorridi e Specula” va eliminato.

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