Al liceo Virgilio gli studenti occupano l’auletta

Riportiamo il comunicato dell’occupazione dell’auletta autogestita al Liceo Virgilio:

“Cari professori, cara preside e Cara segreteria amministrativa, Il tempo è scaduto!
Siamo lieti di informare tutte le componenti del liceo Virgilio che oggi Venerdì 11 Aprile nasce l’Auletta Occupata e Autogestita!
Dopo 2 mesi di richieste formali, di volantinaggi, di banchetti in cortile, due mesi in cui tramite una raccolta firme più di ottocento studenti hanno espresso la necessità di disporre di uno spazio interamente autogestito, ci siamo riappropriati di un aula della nostra scuola inutilizzata e abbandonata al degrado da anni.
Siamo un gruppo di studenti con progetti e sogni comuni, e oggi abbiamo deciso di non arrenderci difronte a ai divieti e ai soliti cavilli burocratici che avrebbero reso irrealizzabili i validi progetti degli studenti. Abbiamo deciso di non arrenderci perché siamo sicuri di agire a vantaggio dell’intero istituto e che l’auletta tramite la sua programmazione e attività rappresenterà un sostanziale incremento dell’offerta formativa del nostro liceo.
Essendo l’aula abbandonata e inutilizzata da anni saranno necessari ampi lavori di riqualificazione degli spazi che condurremo grazie ai soldi offerti dagli studente durante i numerosi banchetti di autofinanziamento svolti nel corso dell’anno. Pertanto vi invitiamo a partecipare ai lavori di auto-recupero che si terranno sabato 12, lunedì 14 e mercoledì 23 dalle 14.00 alle 16.30.
Vi invitiamo inoltre alla 1° Assemblea dell’Auletta Autogestita martedì 15 Aprile in cui verranno definiti ulteriori progetti.
Il sogno auletta Autogestita è diventato realtà! Il nostro tempo è Adesso!
L’auletta è un diritto, costruiamola insieme!

Auletta Occupata e Autogestita Virgilio”

Aula Autogestita occupata al liceo Virgilio

Aula Autogestita occupata al liceo Virgilio

uno striscione calato dalla nuova auletta occupata al liceo Virgilio

uno striscione calato dalla nuova auletta occupata al liceo Virgilio

la vista dall'auletta

la vista dall’auletta

 

Documento politico dell’auletta autogestita Virgilio:


“Premesse:
Attualmente la scuola viene percepita dalla maggior parte degli studenti come il luogo in cui passivamente giorno dopo giorno si è chiamati ad essere spettatori del proprio percorso educativo, senza la possibilità di avere parte attiva nel processo di crescita cognitiva. L’impostazione frontale delle lezioni, i continui tagli all’istruzione pubblica che ne impoveriscono l’offerta formativa,  la burocrazia che spesso invade i pochi luoghi di discussione rimasti, contribuiscono a rafforzare una realtà scolastica caratterizzata dalla più totale incapacità nei metodi e negli spazi di accogliere le aspettative e i bisogni degli studenti,  di creare collegamenti tra materie di studio e attualità e di costituirsi come luogo di socialità (oltre chè  formativo) stimolando  un sentimento di appartenenza ad una comunità per i propri studenti. Così la scuola che dovrebbe essere il principale motore di crescita intellettuale e di aggregazione sociale diventa troppo spesso il luogo da cui si vuole fuggire.In molti casi infatti le scuole sono vissute solo e soltanto nella loro ordinarietà e formalità, dalle lezioni mattutine ai corsi pomeridiani nella migliore delle ipotesi, senza che gli studenti vivano l’istituto come un spazio che sentano realmente proprio, ma percependosi piuttosto come utenti passivi di un servizio.
E’ necessario per questi motivi, oggi più che mai, ricercare nuove formule per cominciare a tracciare la sagoma di una nuova scuola, in cui gli studenti siano partecipi e protagonisti. Una scuola moderna, concepita come una comunità di studenti che stimolano reciprocamente la crescita collettiva e lo sviluppo di un sapere critico. Una scuola capace di cooptare la miriade di necessità e nuove esigenze che lo studente ha, valorizzando le inclinazioni personali e la progettualità autonoma; che sia capace di accogliere le idee e le proposte degli studenti.
La concezione di una scuola concepita come acceleratore culturale e sociale in cui gli studenti siano parte attiva dell’apprendimento non è una nostra pretesa illegittima infatti essa è contenuta chiaramente all’interno dello statuto delle studentesse e degli studenti  nell’ Articolo 1, comma 3 del d.p.r.  del 24 giugno 249/98 che recita: “ La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui èparte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente,  contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il  raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva.”

Il nostro progetto:
Come studenti auto-organizzati di questa scuola intendiamo chiedere l’assegnazione diretta e permanentemente un aula di questo istituto per l’autogestione di varie attività didattiche integrative informali. Un aula Autogestita che diventi uno spazio materiale e immateriale in cui gli studenti possano esprimere la propria creatività, mettere in campo il proprio sapere fare, spronare il proprio estro lavorando insieme ad altri studenti, ricostruendo una dimensione collettiva e di condivisione che è fondamentale anche per lo sviluppo di modelli di partecipazione e per l’acquisizione di un sapere critico anche al di fuori di un contesto formale curriculare. L’Aula autogestita può essere infatti una risposta parziale a tutte le problematiche precedentemente indicate nelle nostre Premesse ma fondamentale per cambiare la situazione. Anche in questo caso le nostre richieste sono più che legittime e sancite dall’articolo 1 comma 2 del decreto del Presidente della repubblica 567 che prevede che l’istituzione scolastica aprendosi alla progettualità studentesca, alle associazioni studentesche, ponga in essere tutto ciò che è nelle proprie facoltà per la realizzazione di attività integrative e non, avendo come principio fondamentale quello di mettere al centro dell’attenzione la partecipazione attiva di tutte le componenti della scuola.Il diritto, invece, di avere all’interno dell’istituto uno spazio autogestito dagli studenti è sancito dall’ articolo 2 comma 1 d.p.r. 567/96 dello statuto delle studentesse e degli studenti  che recita: “Gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado predispongono almeno un locale attrezzato quale luogo di ritrovo per i giovani dopo la frequenza delle lezioni.”

Programmazione e Attività dell’Aula:
L’Aula Autogestita sarà uno spazio pieno di attività e quasi ogni giorno della settimana conterrà assemblee, iniziative e laboratori di ogni tipo con tempistiche (giorni e ore pomeridiane) da definirsi in corso d’opera anche in base alle esigenze dei partecipanti e alla concomitanza con altre attività integrative e formative che si svolgono all’interno della scuola e che possono essere di interesse comune. Oltre alle attività promosse dai rappresentanti di istituto e dal collettivo studentesco ci impegniamo tramite la formulazione di questionari  somministrati ai partecipanti dalle attività e, facendoli girare all’interno delle classi, anche al resto della componente studentesca di dare spazio al maggior numero di idee ed esigenze degli studenti.Inoltre all’interno dell’ Aula sarà installato un box permanente i cui raccogliere suggerimenti e critiche che potranno essere utilizzate ai fini del miglioramento delle attività. Con questi strumenti sarà rilevato il riscontro reale rispetto agli obiettivi previsti e il rispetto di tutte le componenti studentesche interne all’istituto.

Le attività dell’Aula Autogestita:
– Collettivo Autonomo Virgilio: Il Collettivo è un assemblea politica autogestita che si incontra una volta a settimana da ormai quattro anni. Essa è composta dalla parte più attiva degli studenti e si riunisce per partecipare attivamente alla vita scolastica e discutere dei problemi interni ed esterni alla scuola pubblica.
-Redazione dell’Eco della Torretta: “L’Eco della Torretta” è un progetto editoriale autogestito dagli studenti, a cui può partecipare l’intera comunità scolastica analizzando questioni di attualità e argomenti di interesse personale.
– Il Cineforum Autogestito: E’ un progetto nato al liceo Virgilio nel novembre 2013 in cui vengono proiettati film dall’importante valenza socio-culturale direttamente scelti dagli studenti che possano essere un percorso complementare rispetto alle materie studiate in orario. I film proposti verranno introdotti da ospiti qualificati in grado di contestualizzare la proiezione.
-Assemblee politiche con dibattito: momenti di confronto su varie tematiche di interesse collettivo riguardanti il territorio e le problematiche giovanili e studentesche.
-Aula studio e di “mutuo recupero” : Spazio in cui dare la possibilità agli studenti di fermarsi a studiare e di confrontarsi su appunti con la possibilità di scambio di materiali didattici e di pratiche di “mutuo soccorso”, ogni studente può aiutare un altro in base alle proprie possibilità e inclinazioni personali.
-Lezioni pomeridiane e Approfondimenti:  Alcuni professori di Filosofia e di Storia dell’arte della scuola hanno dato la disponibilità ad affrontare nel pomeriggio con gli studenti che si dimostrano interessati lezioni di approfondimento su tematiche che non sono contenute nel programma ufficiale o che non riescono ad essere affrontate adeguatamente per questioni di tempo.
– Laboratorio Musicale: il laboratorio musicale è un iniziativa che punta a portare all’interno della scuola esperienze musicali viste come contro cultura della metropoli con sperimentazioni strumentali, recensione di dischi e dibattiti a tema.

Finalità e obiettivi generali:
L’aula Autogestita si prefigge alcune finalità e obbiettivi generali:
• Rendere la scuola un luogo aperto in cui saperi e opinioni si diffondano tra studente e studente.
•lo sviluppo e la valorizzazione delle inclinazioni personali degli studenti attraverso la messa in campo della progettualità autonoma
• sviluppare modelli di cooperazione didattica che possono essere riproposti in orario curriculare
• stimolare lo sviluppo della coscienza critica da parte degli studenti in attività in cui sono pienamente coinvolti e protagonisti.
• sperimentazione di modelli di partecipazione e attività che possono fungere da elemento cardine per un ambiente scolastico sano e ottimale per la formazione e crescita delle persone a 360 gradi.
• acquisire competenze e conoscenze riutilizzabili anche in abito didattico e curriculare.

Spese di gestione:
Questo progetto può richiedere investimenti anche sostanziosi in merito a strumentazioni e materiali atti a svolgere tutte le attività che l’aula autogestita ha intenzione di contenere. Il comitato studentesco può proporre sulla base dell’articolo 4 comma 7 di destinare al progetto anche parte delle risorse del D.P.R. 567 che solo il comitato studentesco può decidere come spendere e a quali attività o progetti destinare (dpr 567 articolo 4).Tutta via per non gravare sul già disastroso bilancio scolastico Il Collettivo si assume, attraverso la sua cassa alimentata dalle iniziative di autofinanziamento svolte all’interno e all’esterno alla scuola, tutte le spese delle strumentazioni, di gestione e le spese per riqualificare l’ambiente nel caso a questo progetto venissero destinati parti dell’edificio scolastico non a norma o in stato di degrado.

Conclusioni e riflessioni:
Riteniamo che questo progetto sia un’occasione per tutti gli studenti e i professori di partecipare alla costruzione di una scuola diversa, capace di dare spazio alle necessità e ai bisogni degli studenti. Attraverso questo progetto ogni studente potrà sentirsi partecipe di una comunità e creare un sentimento di appartenenza verso l’ambiente scolastico. Per noi dare spazio alla progettualità studentesca significa soprattutto credere nell’efficacia dell’auto organizzazione. Ci auguriamo che la presidenza e il consiglio di istituto sappiano cogliere quest’occasione e partecipare attivamente alla realizzazione del progetto. Essendo pienamente consapevoli dei nostri diritti non ci lasceremo fermare da cavilli burocratici che possono impedirne o ritardarne la realizzazione. Consapevoli che l’assegnazione diretta non è l’unico strumento per ottenere ciò che ci spetta lavoreremo costantemente per rendere questo progetto una realtà.

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